a colpi di divieti, striscioni, appelli, lettere e denunce. Dopo quattro giorni di nuova gestione – la cooperativa sociale Il Sogno di Domodossola – non accenna a placarsi la protesta degli Amici degli animali e di quel fronte di persone, non necessariamente animalisti, creatosi attorno al canile di Pallanza. La causa scatenante è il divieto per i volontari di prelevare gli animali dal rifugio e di portarli a passeggio nella vicina area di sgambatura. Divieto che il Comune afferma essere temporaneo e legato alla mancata copertura assicurativa a tutela dei volontari.
In realtà i motivi di attrito e rancore sono vecchi di un anno e sono cresciuti esponenzialmente con il passare dei mesi e un muro contro muro sempre più duro.
Senza ricapitolare i passaggi di una vicenda ingarbugliata e che non ha trovato una soluzione definitiva tanto che il nuovo gestore resterà in carica solo per un anno e mezzo, partiamo dalle ultime. Il 2 luglio, come già riportato l’altro ieri, il presidente degli Amici degli animali, Loredana Brizio, ha denunciato il dirigente del Comune Aurora Martini per violenza privata e altri reati.
Per il Consiglio comunale di domani sera a Palazzo Flaim (inizio alle ore 20) è previsto un sit in all’esterno dell’edificio con uno striscione all’interno, come accadde più di un anno fa nella seduta di insediamento.
Intanto il consigliere comunale di minoranza Stefania Minore ha chiesto aiuto all’onorevole di Forza Italia Michela Vittoria Brambilla, che è nota anche per il suo impegno a tutela degli animali.
Sulla vicenda canile è di ieri la presa di posizione di Lorenzo Croce, presidente nazionale di Aidaa, Associazione italiana difesa animali e ambiente, che dal sito internet dell’associazione annuncia un esposto alla Procura della Repubblica di Verbania parlando addirittura di manette che tintinnano.
Da giorni va in scena una sorta di guerra di striscioni a distanza, iniziata con la rimozione dei cartelloni stradali che indicavano, al bivio di via Plusc e della strada d’accesso al canile, l’indicazione Amici degli animali. Questi ultimi hanno replicato con più striscioni, che sono stati puntualmente tolti ma che torneranno, come si capisce dal tam-tam su Facebook dei volontari.
Sul fronte legale, respinta la richiesta di sospensiva della gara d’appalto chiesta dagli Amici degli animali, si è in attesa che il Tar fissi l’udienza di merito.
La tensione, insomma, resta alta e non pare proprio destinata a diminuire.