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il suo ecosistema e i suoi pesci, ai quali aveva dedicato un’intera vita di studi e ricerche. È scomparso ieri all’età di ottant’anni e dopo un periodo di malattia Ettore Grimaldi. Nato a Como nel 1934 ha sempre vissuto a contatto con l’acqua. Giovane laureato in Medicina a Veterinaria a Milano, anziché alla professione si dedica alla ricerca. Dal 1957 collabora con l’Università degli studi di Milano. Nel 1962, neanche trentenne, si trasferisce su un altro lago, il Maggiore, prendendo servizio come assistente ricercatore all’Istituto italiano di idrobiologia. Al Cnr di Pallanza si dedica in particolare allo studio dei pesci, ottenendo anche la libera docenza in Idrobiologia e Piscicoltura all’Università di Milano. Tra il 1968 e il 1985 è insegnante, in quell’anno ottiene la cattedra di docente di ruolo. Nel quadriennio tra il 1979 e il 1983 assume anche l’incarico di direttore dell’Idrobiologico.

Attivissimo nel campo della divulgazione, è stato autore di numerosi articoli su riviste scientifiche, ma anche del volume “I pesci del Lago Maggiore e degli altri grandi laghi prealpini, Orta, Lugano, Como, Iseo e Garda” edito da Alberti nel 2001.

Grimaldi, che abitava a Verbania da mezzo secolo, lascia la moglie Maria Grazia Vaghi e i tre figli Paolo, Donata e Marzia, con i rispettivi coniugi e i nipoti. Il rosario sarà celebrato domani sera alle ore 20,30 nella chiesa di San Leonardo a Pallanza, che accoglierà anche la cerimonia funebre mercoledì alle ore 15.

Nel ringraziare il dottor Sergio Montanara e lo staff del reparto di Oncologia del “Castelli”, la famiglia invita a devolvere eventuali offerte all’associazione Amici dell’Oncologia.