delle dichiarazioni e delle mediazioni è finito e d’ora in avanti si andrà avanti a carte bollate. La guerra mediatica, reciproca, tra Comune di Verbania e Verbania calcio è diventata ormai una battaglia legale. Stamane, mentre la famiglia Montani partiva per le vacanze, l’avvocato del club biancocerchiato, Marco Marchioni, ha protocollato alla Procura della Repubblica l’esposto-querela con il quale l’amministratore unico del club, Francesca Pangallo, denuncia l’ente – nelle persone del sindaco Silvia Marchionini e del dirigente Vittorio Brignardello – per quanto accaduto negli ultimi due mesi, dal mancato rinnovo della convenzione per lo stadio e gli impianti di Renco e Possaccio all’affidamento degli stessi a Virtus Verbania e Accademia Verbania fino alle operazioni di presa possesso del Pedroli da parte del Comune dello scorso fine settimana.
In quattordici pagine si ripercorrono tutti i passaggi e si pone all’attenzione della magistratura come alcuni atti del Comune – secondo la società “arbitrari e illegittimi” – abbiano contraddistinto un’intenzione di “ostacolare e danneggiare” il Verbania. Nella querela si ipotizzano anche almeno una mezza dozzina di reati: violazione di domicilio, ingerenze illecite nella vita privata, furto in abitazione, violenza privata, danneggiamento, abuso d’ufficio.
Il Verbania contesta il mancato rinnovo della convenzione, l’affidamento diretto a altri senza gara d’appalto e escludendo la società, la risoluzione anticipata della convenzione, l’ingresso abusivo per l’accalappiamento dei cani che si trovavano al Pedroli e il loro accompagnamento al canile.
Questo, almeno, per la parte penale. Un altro fronte è rappresentato dalle modalità di riconsegna dello stadio, che Pangallo ritiene non legittime perché completate senza contradditorio tra le parti e senza che fosse stilato un inventario (alcuni beni del Verbania, in effetti, sono ancora allo stadio).
E, infine, c’è la questione amministrativa. Nonostante l’affidamento a Virtus e Accademia sia stato già ratificato con una determina del dirigente, la segreteria non ha ancora pubblicato le delibere di giunta del 29 luglio dalle quali prende spunto il provvedimento. Il legale del Verbania attende di avere in mano i documenti per impugnare i contratti al Tar chiedendone l’annullamento.