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secondo round. Sul ring virtuale di internet, tra blog, Facebook e siti di informazione, va in scena la ripresa della polemica tra il segretario cittadino del Pd Riccardo Brezza e gli avversari del centrodestra.

Il precedente. Dopo aver letto un post del consigliere ex M5S Stefania Minore sugli sbarchi a raffica che sottraggono posti letto ai turisti, il consigliere democratico aveva scoccato un fendente dal suo blog “c’è brezza”, rivolgendo alla rivale accuse di xenofobia, sciacallaggio politico, razzismo… Minore aveva risposto con una breve ma velenosa replica in cui adombrava il conflitto di interessi del “guardiano del faro” Brezza, che lavora come assistente al centro di accoglienza di Antoliva.

Ieri è intervenuta nel dibattito la Lega Nord. Il segretario cittadino del Carroccio, l’ex consigliere regionale Roberto De Magistris, ha solidarizzato con Minore attaccando anch’egli sul fronte del conflitto d’interessi. “Capiamo che senza clandestini perderebbe il suo posto di guardiano/portinaio/assistente della struttura che li accoglie ad Antoliva, ma questo non lo autorizza a diffamare il prossimo, tantomeno chi paga il suo stipendio con le proprie tasse”. “Altro che razzisti o xenofobi, siamo preoccupati perché siamo noi e tutti i cittadini le vittime del buonismo e dell’ipocrisia della sinistra che pensa a tutti – a partire da sé stessi – meno a chi ha lavorato e pagato le tasse tutta la vita come i nostri pensionati e esodati”.

Nemmeno poche ore ed ecco la controreplica di “c’è brezza”, con il segretario Pd che si domanda il perché dell’intervento leghista attraverso la citazione latina “excusatio non petita, accusatio manifesta”, e che tira una bordata a De Magistris, ricordando che è oggetto del processo sui rimborsi facili in Regione. “Succedono cose davvero strane a questo mondo – scrive –, tipo che un rinviato a giudizio (De Magistris, ndr) si permette di minacciare un cittadino che fa politica onestamente e senza guadagnarci un soldo”.