Matteo era un ragazzo che amava la vita, amava le moto, lo sport e che amava suo figlio dodicenne Chicco, avuto da una precedente relazione. Dopo il diploma in ragioneria al “Ferrini” aveva lavorato come elettricista in alcune aziende locali, iniziando alla Songa & Sartor, diventata poi Mina. Da un anno e mezzo circa aveva trovato lavoro, sempre nello stesso settore, in Svizzera.
Quella per le due ruote era una passione che aveva trasmesso al figlio, al quale aveva regalato una moto di piccole dimensioni. Sulla sua pagina Facebook si vede il video in cui, orgoglioso, riprendere il bambino che scorrazza in giardino.
Matteo Ferrari è morto ieri pomeriggio a 36 anni – ne avrebbe compiuti 37 il 10 luglio – sulla strada provinciale Fondotoce-Mergozzo. Stava guidando la sua Ducati in compagnia di un’amica diretto verso Mergozzo. Non farà più ritorno a casa. Senza quel tragico incidente sarebbe rientrato probabilmente per, lui che era tifosissimo della Juve, festeggiare in strada il quarto scudetto consecutivo della Vecchia Signora.
La sua salma si trova all’obitorio dell’ospedale “Castelli”. Non è ancora stata resa nota la data dei funerali. Matteo, che era rimasto orfano da ragazzo, lascia la mamma Assunta e il figlio Chicco.