È chiaro che, quando arriverà in aula, la proposta di chiedere i danni sarà tema delicato perché uno degli indagati siede sulla poltrona di presidente del Consiglio comunale (Diego Brignoli) e uno (Giuseppe Grieco) è membro della segreteria del Pd e del collegio dei revisori. Senza contare che quasi tutti gli altri politici coinvolti sono compagni di militanza di numerosi consiglieri dell’uno o dell’altro schieramento (uno è un parente) e che sono nei “guai” per aver autenticato le firme che ne hanno determinato la candidatura e l’elezione.
Non è esente dallo stesso ragionamento il sindaco Silvia Marchionini, che è legale rappresentante dell’ente che è chiamata a tutelare in ogni sede. In questa direzione va letta l’altra richiesta di Parachini e Colombo: “fin da adesso, nel caso non ci sia il tempo per discuterne perché i tempi della giustizia potrebbero essere più veloci, invitiamo il sindaco e i suoi assessori a pensarci e ad agire di propria iniziativa”.
I due consiglieri di minoranza parlano inoltre di “un quadro di irregolarità diffusa, in quasi tutti i partiti e gli schieramenti”, di “malcostume, che poi è una violazione penale della legge, è trasversale e radicato”, di elezioni falsate. Ma anche “della morale e dell’etica di chi, rappresentando un partito politico di qualsiasi schieramento, s’è impegnato in una competizione elettorale barando”. “È superfluo ribadire che dal momento che c’è stato un danno per il Comune, questo vada risarcito attraverso la costituzione di parte civile o, nel caso di patteggiamenti che impediscano la costituzione, tramite cause civili. Questa decisione, per noi scontata, va presa molto in fretta perché già entro due-tre settimane, potrebbe essere necessario agire. Sollecitiamo quindi il Consiglio e l’Amministrazione a una risposta celere e chiara”.
A proposito di parti civili e di risarcimenti, oltre a coloro che hanno visto falsificata la propria firma, potrebbero costituirsi anche partiti, movimenti o associazioni. Nei prossimi giorni potrebbero esserci novità anche su questo fronte.