BELLINZONA – 27.09.2016 – Le Guardie svizzere tornano…
in Svizzera. Da cinque secoli, da quando papa Giulio II li ingaggiò nel 1506, generazioni di gendarmi schierati a difesa del papato si sono addestrati nel territorio dello Stato pontificio prima, e della Città del Vaticano dopo. Ora, grazie alla convenzione sottoscritta con la polizia cantonale del Ticino, si formeranno nel loro stato di oirigine. Sarà la piazza d’armi di Isone, vicino a Bellinzona, a ospitare i corsi di specializzazione, che avranno durata mensile, inizieranno già nel mese di novembre e coinvolgeranno una ventina di reclute al massimo per sezione (ne sono state messe in calendario tre, di cui due nel 2017). Psicologia, diritto, formazione antincendio, primo soccorso e rianimazione, tiro, comportamento tattico e sport le materie da affrontare, tutte in lingua italiana per abituare gli svizzeri francofoni o tedescofoni all’idioma che parleranno una volta in servizio in Vaticano.