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ruminelli testamento conferenza

DOMODOSSOLA – 27-09-2016- Il regalo di Natale alla città di Domo arriva con qualche mese di anticipo. Questa sera è stato ufficialmente annunciato che la professoressa Paola Ruminelli, scomparsa ad agosto, ha lasciato quasi tutto il suo patrimonio per l'istituzione di una fondazione che si chiamerà “Paola Angela Ruminelli”, che opererà con l'associazione Mario Ruminnelli già costituita per lo sviluppo del patrimonio culturale di Domodossola e dell'Ossola. L'entità del patrimonio è ancora da quantificare, ma dovrebbe essere ingente. “Dieci mesi fa avevamo dato vita all'associazione che ricordasse la memoria del papà Mario. Paola che era una donna sola – ha detto il presidente dell'assocazione Mario Ruminelli , Antonio Pagani - non aveva eredi diretti aveva subito pensato alla creazione di un' associazione conferendo una somma destinata ad alimentare l'associazione. Nel marzo di quest'anno la professoressa mi ha consegnato in busta chiusa un testamento che ho passato un notaio, di cui non conoscevo il contenuto. Dal testamento aperto dopo la sua morte, avvenuta ad agosto, si apprende che la professoressa lascia quasi tutto il suo patrimonio per la costituzione di una fondazione che non cancellerà l'associazione, ma ne diventerà la mente. La fondazione darà all'associazione 50 mila euro all'anno per parecchi anni in modo che ci possa essere continuità per organizzare eventi culturali, musicali, filosofici”. L'ente non avrà solo il compito di organizzare manifestazioni ma di intervenire per creare importanti eventi di restauro o conservazioni. Si tratta di una fondazione non di carattere benefico ma per la valorizzazione e diffusione della cultura dell'Ossola. “Paola Rumnelli – spiega Pagani - era stata da bambina in Ossola e poi è tornata a 77 anni, questi pochi mesi di frequentazione sono stati sufficienti perchè lei si innamorasse delle persone, dell'ambiente e di questa città”. Paola Ruminelli era la nipote di Giulio Ruminelli fu un personaggio che ha dominato la cultura musicale del Novecento in Domodossola, essendo direttore della Banda, organista della Parrocchia e titolare di una famosa scuola di pianoforte; suo figlio Mario divenne nella seconda metà del secolo scorso il più eminente violinista italiano, dirigendo il conservatorio di Brescia ed essendo per decenni il primo violino del teatro Carlo Felice di Genova. La figlia di Mario, Paola docente di Filosofia cristiana presso l’Ateneo genovese e autrice di una dozzina di testi filosofici di alto livello era tornata a Domodossola città della sua famiglia incaricando l’ingegner Pagani di raccogliere intorno a sé un gruppo di persone esponenti della cultura ossolana in un’associazione da lei voluta e finanziata per dar vita ad eventi culturali di grande rilievo in sinergia con l’Amministrazione comunale e con altre associazioni già attive sul territorio, in marzo c'erano state le prime avvisaglie della malattia che la portò alla morte ad agosto. “Sono rimasto molto toccato emotivamente da questo gesto – ha detto il sindaco di Domodossola Lucio Pizzi – abbiamo una grande responsabilità onorare il gesto di grande responsabilità ed essere riconoscenti per quello che questa persona ha immaginato per noi”. “Sarà per l'assessorato ala cultura della città – ha detto l'assessore Daniele Folino – un polmone importante, inizia una nuova stagione per Domodossola”. Alla conferenza la commozione del presidente dell'associazione Pagani unito da vincoli di parentela con la professoressa Ruminelli era palpabile come quella del resto di tutti i presenti. Tra questi anche il rettore del Sacro Monte Calvario Paolo Giroli e il parroco don Vincenzo Barone.