OMEGNA- 29.09.2016- Le mozioni/raccomandazioni presentate all’ultimo momento in Consiglio Comunale possono bloccare una seduta anche a singhiozzo per più di un’ora, scatenando una realtà esplosiva. Ad accendere la “miccia” ieri sera, in apertura di Consiglio, è stato Giulio Lapidari, consigliere del Pdl che ha chiesto al presidente del Consiglio di prendere in considerazione una mozione relativa a ricorso straordinario al Capo dello Stato relativa alla riorganizzazione del Punto di primo intervento di Omegna da presentarsi entro il prossimo 20 ottobre. Lapidari insieme al collega Giorgio Spadaccini con il quale condivide lo schieramento politico ed il banco di minoranza, si è fatto portavoce del documento redatto dall’Associazione “Omegna si cambia” (rappresentata in assemblea da Augusto Quaretta e Mauro Empolesi) che ha chiesto a loro di farsi portavoce. Diniego totale e perentorio è uscito dalla bocca del presidente del Consiglio Gianni Desanti che non ha ammesso il documento perché consegnato fuori dai tempi stabiliti. “E’ diventato un po’ un malcostume presentare gli ordini del giorno fuori dall’elenco” – ha anche aggiunto rivolgendosi a Lapidari, rimandando la discussione con i capigruppo in data da stabilirsi. La sommossa ha così preso inizio creando discussione e abbandono della postazione da parte di tutti i consiglieri di minoranza e con qualche brusio anche da parte della maggioranza. Cinque minuti di sospensione, richiesti da Lapidari al fine di capire se vi era uno spiraglio di ammissione del documento, sono serviti solo per confermare le parole pronunciate da Desanti, che nel frattempo si era confrontato con il Segretario comunale. Desanti non ha però lasciato cadere l’argomento proponendo ai consiglieri un incontro sull’argomento con i capigruppo lunedì 3 ottobre alle 18. Il rimando è stato letto come un ritardo da parte dei consiglieri di minoranza condiviso anche dal consigliere di Rifondazione Comunista Alyosha Mattella, autore di una seconda sospensione necessaria, secondo lui, per conoscere la posizione del Pd, essendo questo partito in maggioranza consigliare. Rosarita Varallo, capogruppo del Pd, ha manifestato la necessità di maggior valutazione dell’argomento suggerendo di convocare un Consiglio Comunale urgente. Una posizione, questa, ritenuta inutile da parte di Lapidari che ha replicato: “Non c’è da discutere; il tema è già stato approfondito e ci sono le valutazioni politiche dei vostri rappresentanti parlamentari”. Vano il tentativo di riaprire la seduta da parte di Desanti attaccato da Spadaccini che anche senza il diritto di parola ed in piena sospensione del Consiglio ha aggiunto; “E’ vero che c’è un regolamento ma sono presenti tutti i consiglieri e tutti i capigruppo. L’ assemblea è sovrana e quindi possiamo immediatamente decidere di convocare un consiglio comunale dato che questo è un ordine del giorno classico. Ne abbiamo fatti a centinaia in anni di attività politica. Non vi sono dietro aspetti giuridici di chissà quale cosa. Si porrà in votazione: chi vorrà fare degli emendamenti lì farà chi no prenderà il testo buono e lo voterà”. Il proseguo della serata a singhiozzo ha permesso che il Consiglio ripartisse solo alle 21.44 seguendo l’ordine del giorno stabilito.