DOMODOSSOLA- 29-09-2016- “Battersi per il San Biagio è garantire la sanità
in tutto Vco, particolarmente quella pubblica, oltre che per non far degradare ancora di più l'Ossola, depredata di tutti i servizi. Questo il pensiero di Sos Ossola, Cusio, Verbano, che tramite il presidente Bernardino Gallo interviene ancora sul tema sanità: “Le condizioni principali per salvare il San Biagio e la sanità pubblica nel Vco sono che il sindaco Pizzi appaia e sia super partes nelle Unioni dei comuni dell'Ossola, Ciss compreso e sia anche in prima fila per realizzare, insieme a tutte le realtà del territorio, una nuova manifestazione popolare- così Gallo- solo così tutti i sindaci ritorneranno a difendere il San Biagio. Senza queste due condizioni la partita sarebbe persa anche senza che si realizzi il fantomatico e improbabile nuovo ospedale nei pressi del Boden, absit iniura verbis. Naturalmente , oltre a cancellare il protocollo con la regione, che all'articolo 6 prevede la svendita del San Biagio e un utilizzo non sanitario. Proposta avanzata da noi anche con un comunicato del 10 agosto e al primo punto dell'odg del Cons. Comunale di questa sera. L'ospedale unico di Ornavasso è stata una scelta tattica scellerata fatta per blandire il "baricentro elettorale" e non per giustizia, nemmeno per gli interessi degli utenti, figurarsi per la difesa della montagna. E' anche a dispregio di Domodossola e dell' Ossola.
La politica centralista della giunta Chiamparino, con risultato i tagli ai servizi delle periferie, si è appesantita anche a causa della situazione catastrofica del bilancio regionale, la cui responsabilità è delle giunte che si sono succedute negli ultimi anni e nell'inconsistenza delle opposizioni. Rammentiamo che il vice presidente Reschigna è stato consigliere regionale con le Giunte precedenti Bresso e Cota oltre che con Chiamparinio. Evidenziamo che centralismo e ubbidienza da parte dei "subordinati", particolarmente periferici, è una posizione condivisa da tutti i partiti torinesi. Col pensiero unico e il neocentralismo, tutti, a partire da grande parte dei sindaci, si sono convertiti all'ospedale ad Ornavasso, rinnegando le precedenti ed eclatanti posizioni. Rarissime le eccezioni.
Del resto tutti fanno finta di dimenticare che nell'ASL vco la sanità privata ha il 70% dei posti letto e la pubblica solo il 30%. Di questo 30% solo il 14% in Ossola, nonostante il 40 % della popolazione e quasi l'80% del territorio prevalentemente montano. Nelle intenzioni della giunta regionale il 14 dovrebbe essere pari allo zero. Crediamo che media dovrebbero approfondire questi temi e dati per trarne delle convinzioni. (Qualcuno potrebbe avere conflitti o interessi e spesso ignora alcuni dei nostri comunicati? Sull'Unicum, visti i precedenti comportamenti delle autorità competenti, siamo autorizzati a credere che l'obiettivo sia sempre lo stesso: fare del Castelli l'ospedale principale con il DEA e avviare un processo di declassamento del San Biagio. Era già chiaro quando si chiese al territorio di decidere e, siccome era stato scelto il San Biagio, Saitta (con Reschigna e Chiamparino), rinnegarono il loro impegno. Non sapendo come uscirne, s'inventarono l'ospedale nuovo. In una situazione di carenza di risorse se fosse stata vera la proposta dell'ospedale unico si sarebbe scelta quella di Piedimulera, per il quale c'era un grande progetto di Renzo Piano e la consulenza di Veronesi; progetto disponibile oltre che pagato come il costo della modifica del piano regolatore e degli espropri fatti a Piedimulera e che dovrebbero essere rifatti per Ornavasso ma con l'aggiunta di costi molto più onerosi per la viabilità in accesso e per la costruzione assolutamente non in pianura. Il disegno è chiaro e unica la risposta: un ruolo importante e determinante di Domodossola capoluogo e la mobilitazione del Popolo”.