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DOMODOSSOLA- 30-09-2016- A vietare l'accattonaggio in città

non c'è più un' ordinanza temporanea, ma una deliberazione della giunta comunale. E' stata infatti votata ieri dal consiglio comunale con undici voti a favore, due contrari (Davide Bolognini e Liliana Graziobelli del Pd) e quattro astenuti Claudio Rapetti, Gian Luigi Bottaro della lista civica e Monica Corsini e Graziella del Movimento 5 Stelle la delibera antiaccattonaggio. Di fatto viene modificato l'articolo 64 del regolamento di Polizia Urbana del Comune di Domodossola che riguarda "Istanze di cessione di denaro a titolo di liberalità e raccolte fondi su suolo pubblico". Per Liliana Graziobelli del Pd si tratta di un ulteriore atto di propaganda da parte del sindaco e ha sottolineato che dalle multe effettuate con l'ordinanza il comune non ha incassato nulla. “Se dietro all'accattonaggio esiste il racket ha detto Graziobelli non è compito della polizia municipale sotto organico sconfiggerlo”. Sulla stessa linea Davide Bolognini del Pd che ha definito il sindaco “Sceriffo crociato”. Il sindaco ha detto di essersi reso conto personalmente della gravità del fenomeno e di essere intervenuto su segnalazione di cittadini, di esercenti e dello stesso parroco di Domodossola, esasperati dall'insistenza nel chiedere denaro fatta da queste persone. Pizzi ha elencato i successi delle ultime operazioni che hanno portato a fermare persone in particolare rumeni pluripregiudicati e a ridurre drasticamente il fenomeno dei parcheggiatori abusivi nei pressi dell'ospedale domese.