BERNA – 30.09.2016 – La Svizzera paga
il ristorno dei frontalieri. È di 77,2 milioni di franchi svizzeri (71,1 milioni di euro) l’importo che la Confederazione elvetica ha trasferito al governo italiano come restituzione delle imposte sul reddito che i nostri connazionali lavoratori frontalieri si sono visti trattenere in busta paga oltreconfine. La cifra, che vale per l’anno fiscale 2015, è stata resa nota oggi a Zermatt, in Canton Vallese, durante l’annuale meeting bilaterale italo-svizzero stabilito, così come il ristorno delle tasse, dall’accordo internazionale stipulato nel 1974 tra i due paesi attualmente oggetto di revisione.
Parte di quel denaro sarà trattenuta da Roma. Il resto finirà nelle casse dei comuni italiani i cui residenti – proporzionalmente al numero dei frontalieri – lavorano all’estero, il famoso “popolo” dei 65.000 frontalieri che tutte le mattine, soprattutto da Varese, Como e Vco, oltrepassano la dogana per prestare la loro opera nelle aziende ticinesi e vallesane.