DOMODOSSOLA- 05-10-2016- Le Lega Nord domese, tramite il segretario Marco Bossi critica gli annunci fatti dal Governo Renzi, e dagli esponenti Pd del territorio, a favore dei piccoli comuni di montagna, ed invita a votare no al referendum del prossimo 4 dicembre sulla riforma costituzionale: “Grandi annunci- spiegano dalla Lega domese- e slogan su tutti i media per l'approvazione della legge sui piccoli comuni: feste, balli, nani e ballerine, nelle oramai consuete modalità a cui il PD di Renzi, ed il suo discepolo locale ci hanno abituato. Nel nostro paese vi sono circa 5.500 piccoli comuni su un totale di circa 8.000, intendendo con piccoli quelli con meno di 5.000 abitanti, basta questo dato per capirne l'importanza, ancor più evidente nelle nostre vallate alpine. Dovremmo quindi essere soddisfatti di una legge che li tutela, ma qualche dubbio ci sovviene, siamo orami abituati a Renzi ed al suo PD: roboanti annunci, ma poi di concreto combinano ben poco e spesso quel poco è pure fatto male. Se poi pensiamo che lo stesso PD, mentre discute di un DDL sulla tutela dei piccoli comuni, presenta un DDL (16/01/2016 - DDL3420 - Soppressione comuni sotto i 5000 abitanti) per la loro soppressione siamo veramente al ridicolo; Così fanno contenti tutti, quelli a favore e quelli contro! Tante parole ma i fatti? quali sono i fatti? Vediamo i conti, quanti sono i soldi per i piccoli comuni? La legge, se mai fosse approvata dal Senato, garantisce un finanziamento di 10 milioni di euro per il 2017. 10 milioni per 5.550 comuni, fa meno di 2.000 euro a comune, meno di un euro per abitante. Un'inezia se paragonata ai ripetuti tagli sui trasferimenti di cui gli enti locali sono stati vittime in questi anni. Ridiamo per non piangere, sarebbe questa la grande legge? Non vi sentite un po’ presi per i fondelli? D'altronde stiamo parlando degli stessi venditori di fumo che lo scorso anno festeggiavano con fuochi d'artificio un rifinanziamento di 5 milioni di euro annui per il Fondo Nazionale per la Montagna nella Legge di Stabilità. Nell'autoincensarsi evitavano di far trapelare però che nella stessa manovra venivano destinati ulteriori 20 milioni alle famigerate Guardie Forestali Calabresi, autentica barzelletta di questa italica commedia. Ed allora troviamo un modo più sano per sorridere: Mandiamoli a casa, votiamo “no” al referendum”.