VERBANIA – 05.10.2016 – La situazione di partenza
– la polizia municipale che multa l’auto del Comune – è già di per sé paradossale, ma quello che accade dopo – non si riesce a scoprire chi guidava – lo è ancor di più, come l’epilogo: il Comune che paga 50 euro sul conto corrente dei vigili. Accade a Verbania, nelle vicinanze di Villa Olimpia, dove esiste da tempo un parcheggio riservato ai mezzi dell’Amministrazione. Il 21 agosto (una domenica) la Fiat Stilo usata di norma dai dirigenti e dagli amministratori, viene trovata al di fuori degli stalli di sosta. Il vigile di turno, ligio al codice della strada, redige il verbale e commina 50 euro di sanzione. La sanzione arriva in un altro ufficio, dove il responsabile va alla ricerca del guidatore “distratto” controllando sul registro di utilizzo. Lo individua e poi gli contesta l’addebito chiedendogli di saldare i 50 euro. Questi, però, contesta la multa spiegando che il chilometraggio segnato non corrisponde per due chilometri a quello indicato dall’utilizzatore successivo. In sostanza c’è una discrepanza, un buco durante il quale non è stato individuato l’utilizzatore del mezzo pubblico. Nell’impasse e pressata dalla scadenza di pagamento – altrimenti la multa sarebbe iscritta a ruolo e si dovrebbe procedere con il recupero del credito – l’Amministrazione decide di pagare i 50 euro in attesa di stabilire con esattezza quale dirigente, amministratore o dipendente debba saldarli.