GHIFFA – 09.10.2016 – Anas prende tempo,
ma Ghiffa ha fretta. I problemi di sicurezza della strada statale 34 portati alla ribalta nei giorni scorsi dall’incidente mortale (l’ennesimo) costato alla vita al frontaliere Salvatore Ponzio, sono stati discussi in settimana a Torino dal sindaco del centro rivierasco Matteo Lanino. L’incontro chiesto con l’ente stradale e sollecitato dopo il sinistro s’è tenuto, ma non ha fornito grandi novità, se non l’impegno a dare risposte concrete ai quesiti sollevati.
Sono anni che Ghiffa scrive all’Anas chiedendo di intervenire o di approvare soluzioni per ridurre la velocità e aumentare la sicurezza. Anas non ha mai risposto e, di fronte alle numerose lettere portate dal Comune alla riunione, non ha potuto fare altro che promettere una risposta scritta. Verbalmente, però, c’è stata quantomeno un’apertura sulle due misure che l’Amministrazione ha individuato per migliorare la situazione: l’autovelox fisso sul modello di quello di Cannero e i semafori intelligenti (il rosso scatta quando si transita a velocità sostenuta) e a chiamata (per gli attraversamenti pedonali), sul lungolago.
Sugli autovelox la proposta è doppia: un impianto a sud del centro abitato, al bivio con via Arcipreturale; e uno a nord, proprio sul rettilineo dell’ex Panizza. “È nostra intenzione piazzarli entrambi – spiega Lanino, che ha comunicato l’esito dell’incontro venerdì sera al Consiglio comunale –. Chiederemo l’autorizzazione. A voce Anas dice che non ci sono problemi purché l’autovelox sia collocato al di fuori della sede stradale e non sporga sulla carreggiata”.
Diverso il discorso per i semafori, che l’ente stradale non vede di buon occhio. “Ci sono dubbi, soprattutto sulla temporizzazione – prosegue –. Credo che ce li autorizzeranno ma con alcune prescrizioni”.
Nei prossimi giorni le domande partiranno dal Verbano alla volta di Torino. Poi si tratterà di trovare il denaro perché, su un punto, Anas è irremovibile: non ha disponibilità economiche per intervenire sulla sicurezza.
A proposito di sicurezza e incidenti, nell’incontro s’è anche parlato dell’accesso carraio dell’ex Panizza dal quale l’auto che s’è scontrata con la moto di Ponzio usciva: “Anas ci ha mostrato un’autorizzazione che non prevede alcun obbligo di svolta a destra e, in passato, quella linea era tutta tratteggiata”.