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ospedale sciopero
VERBANIA – 10.10.2016 – Stato di agitazione e sciopero

annunciato. Carenza di personale, ferie arretrate da smaltire, carichi di lavoro pesanti e abuso degli straordinari sono le cause per le quali una parte delle sigle sindacali rappresentate nell’Asl Vco ha alzato la voce. All’ingresso dell’ospedale “Castelli” di Pallanza sventolano i vessilli dei sindacati dopo che Uil, Fials e Fsi hanno proclamato lo stato di agitazione anticipando che il 9 dicembre ci sarà uno sciopero generale.

Che nella sanità locale vi siano gravi difficoltà, soprattutto in alcuni reparti – il Dea su tutti – e specialità, è un fatto noto e riconosciuto che, tuttavia, non trova piena condivisione nella protesta. Cgil, Cisl e Nursing Up, cioè le sigle più “pesanti” in termini di iscritti, si sono chiamate fuori dalla protesta. Protesta che era già partita in primavera e che era stata congelata dopo l’incontro con l’Asl e la promessa di nuove assunzioni a tempo determinato e di misure per contenere i disagi dei dipendenti costretti a turni massacranti e a ridurre, se non saltare, i riposi. Per Uil, Fials e Fsi, che già in agosto s’erano rifiutate di sottoscrivere l’accordo che utilizzava 44.000 euro ricavati nel bilancio per pagare turni extra e rientri dalle ferie, le promesse disattese sono la goccia che ha fatto traboccare il vaso.