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OMEGNA-15.10.2016- “Ci sono aspetti fondamentali per arrivare al successo. Alcuni razionali, altri meno”. Sono raccolti qui i cardini dello schema politico disegnato da Alessandro Rondinelli, trentasettenne segretario cittadino del Partito Democratico prossimo candidato alle prossime Primarie che ieri sera, venerdì, si è ufficialmente presentato al pubblico. L’amore e la passione sono quegli aspetti irrazionali che guidano Alessandro da sempre e che hanno fatto leva, ancora una volta, nella sua scelta di ritornare in politica, dopo una pausa di dieci anni per motivi di lavoro. La militanza nella politica, respirata sin da bambino nelle feste dell’Unità, e poi l’esperienza nei banchi della maggioranza in Consiglio comunale “che ti temprano”, come lo stesso ha precisato, non hanno mai sbiadito il suo sogno: diventare sindaco. Una scelta dettata solo dall’attaccamento alla città ed al suo futuro che necessita di un sindaco capace di dialogare con i cittadini e di assessori competenti. Due i punti su cui si basa la campagna elettorale di Rondinelli, dedicata alla memoria di Arido, Mimmo e Tonino, oggi scomparsi, che hanno contato molto nella formazione politica e sociale del giovane candidato; la ricerca di una nuova identità per Omegna e la valorizzazione delle aziende ancora presenti sul territorio. A Rondinelli piace il lavoro svolto sul tema turismo da parte degli attuali amministratori, ma ritiene sia solo un tassello di un lavoro maggiore ancora da ultimare. L’aspetto industriale anche se minimo rispetto ad anni fa va sostenuto. “Non dobbiamo più essere la cenerentola della provincia” - ha aggiunto. Nessun riferimento alla candidatura di Maurizio Frisone con il quale esiste “un reciproco rispetto” come lo stesso ha precisato. “Non ho problemi a dire che se diventassi sindaco vorrei che Maurizio facesse parte della mia squadra come assessore e anche come vicesindaco”. Ed a Luigi Songa (Fdi/An) che ha partecipato alla presentazione chiedendogli come sarà gestita la spaccatura nata nel Pd locale per le prossime elezioni, Rondinelli ha risposto di non intravvedere dubbi sulla forza della coalizione rispondendo: “Io credo che il Pd ha già vinto”.