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incidente gravellona lavoro03
VERBANIA – 17.10.2016 – La morte è stata istantanea

e forse non ha nemmeno avuto il tempo di rendersene conto. Si chiama Michele Stella, ha 21 anni e abita a Villadossola il giovane vittima questa mattina di un incidente sul lavoro nella zona industriale verbanese. Travolto da una lastra di cemento da 50 quintali, ha perso la vita attorno alle 10,15 sul cantiere che stava gestendo in via della Chimica, al confine tra Verbania e Gravellona Toce.

Stella era titolare dell’impresa di costruzioni con sede a Villadossola nella quale lavora anche il padre. Aveva ricevuto una commessa per ampliare lo stabilimento della Fratelli Cane – che si trova accanto al luogo dell’incidente – e collegarlo con il capannone contiguo, oggi abbandonato. Gli Stella stavano lavorando proprio al collegamento. Rimossa la recinzione tra le due fabbriche, stavano creando un’apertura nel muro esterno del magazzino in disuso. Con un attrezzo specifico hanno tagliato e sagomato un’area di circa cinque metri per cinque di pannelli di cemento armato, formando una lastra dal peso di 50 quintali non ancorata alla parete e retta in piedi solo dalla forza di gravità. Secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri, intervenuti sul posto con il Nucleo radiomobile ma anche con la sezione di polizia giudiziaria, a lavoro finito il giovane s’è diretto verso il corridoio tra i due capannoni per controllare qualcosa a terra o recuperarlo. S’è chinato in ginocchio proprio sotto la lastra, che in quel momento s’è staccata cadendo verso l’esterno, travolgendolo e provocando un fragore avvertito da tutti coloro che lavoravano nelle vicinanze.

Sul luogo dell’incidente sono accorsi l’ambulanza del 118 e i vigili del fuoco. Questi ultimi hanno sollevato la lastra con un muletto permettendo il recupero del corpo, che è stato poi trasportato all’obitorio dell’ospedale “Castelli” di Pallanza. Il sostituto procuratore Nicola Mezzina, magistrato che si occupa delle indagini e che ha raggiunto il luogo dell’incidente, dovrebbe disporne l’autopsia. I carabinieri hanno quindi proseguito i rilievi. L’area è sotto sequestro. Il dirigente e gli ispettori dello Spresal hanno effettuato un sopralluogo, raccolto testimonianze e redatto una relazione.