VERBANIA – 19.10.2016 – Era l’ultima “bottega”
della musica rimasta in città e ora abbasserà definitivamente la saracinesca. La vigilia di Natale sarà l’ultimo giorno di apertura di “Vaccari”, il negozio di strumenti musicali di corso Mameli a Intra. Il titolare, Giancarlo Vaccari detto Carlitos (appassionato di musica ma anche apprezzato velista) è pronto a godersi la pensione. “Ho accolto musicisti professionisti e no - racconta - ma anche e soprattutto tantissime famiglie che da me hanno acquistato i primi strumenti per i loro figli”. Chitarre elettriche e acustiche, bassi e contrabbassi, pianoforti a coda e tastiere, batterie, flauti, microfoni o strumenti vari sono stati di casa sul lungolago di Intra. Ciò che rimane, che è scarto di magazzino solo per esigenze commerciali, è già in vendita a prezzi scontati con l’obiettivo di dare una casa a ogni strumento. “Ho anche alcune chicche tra gli scaffali – prosegue –. Un esempio? Una “Fender Telecaster” americana, color legno, destinata ai veri appassionati delle sei corde”.
“Vaccari” ha aperto i battenti a Verbania diciassette anni fa, rilevando di fatto l’altro storico negozio di musica di Verbania, “Contini”. Pur con un nome diverso negli stessi locali Carlitos ha portato avanti l’attività che per decenni fu di Piercarlo Contini. Un’attività che nell’era di i-tunes e del commercio globale pare non avere proprio più spazi. Un’attività che è anche per lui tradizione di famiglia. “Già nel 1929 nonno Giuseppe operava a Serravalle Sesia nel settore dell'elettroacustica. Da lì di strada ne abbiamo percorsa e grazie al bagaglio che la famiglia mi ha lasciato in eredità e alle mie iniziative - conclude Vaccari - nel corso degli anni ho realizzato impianti per orchestra e discoteca in tutta Italia, arrivando addirittura a servire il Pontefice”.
L’addio è in parte velato dalla malinconia. “Qui non si entra unicamente per acquistare qualcosa come nei grandi magazzini, ma anche solo per fare due chiacchiere, per scambiare opinioni su questa o su quella nuova chitarra o per vendere il proprio strumento. Il regalo più bello che mi hanno fatto i miei clienti in questi anni? Ripetermi che venivano da me perché non mancavo mai di rivolgere loro un sorriso”.