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VERBANIA – 24.10.2016 – Il suo comportamento non fu,

né maleducato, né aggressivo. Il tribunale di Verbania ha assolto dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale l’ossolano Giuseppe Modaffari, protagonista nell’estate del 2014 di una discussione con la polizia municipale di Verbania per una multa elevata dai vigili alla stazione di Fondotoce.

Il 22 agosto Modaffari, che ha un’attività di compravendita di automobili, aveva incontrato in sede a Piedimulera un collega proveniente da Ravenna per trattare una Volkswagen Golf turbodiesel. I due ne avevano discusso e, terminata la trattativa, l’ossolano aveva concordato di accompagnare l’ospite alla stazione di Fondotoce, dove avrebbe preso il treno per tornare in Romagna. Parcheggiata l’auto, prima di entrare in biglietteria con il collega, Modaffari aveva staccato la targa prova del veicolo perché temeva che gliela potessero rubare, come accaduto in passato.

Nel tempo trascorso tra la sosta e l’acquisto del ticket, era arrivata a Fondotoce una pattuglia della municipale verbanese. I vigili avevano riscontrato la mancata assicurazione del veicolo e avevano iniziato a stilare il verbale e a disporre il sequestro. Alla loro vista il rivenditore ossolano s’era giustificato mostrando la targa prova e dichiarandosi disposto a pagare gli 80 euro della multa per non averla esposta e chiedendo che non gli contestassero la più grave infrazione. I ghisa, irremovibili, erano andati avanti. In attesa del carro attrezzi l’ossolano aveva chiamato i carabinieri e il figlio, che giunto sul posto, aveva ecceduto nei confronti degli agenti, i quali avevano iniziato a registrare il dialogo. Proprio ascoltando l’audio di quel giorno s’è arrivati a ricostruire i fatti con precisione e Modaffari, difeso dall’avvocato Andrea Cattaneo, è stato assolto perché il fatto non sussiste.