DOMODOSSOLA- 25-10-2016- Venerdì dalle ore 10, 45 nell’aula magna della scuola
media statale Giovanni XXIII, si terrà la cerimonia di consegna del Premio “Repubblica partigiana dell’Ossola” allo scrittore, giornalista e storico Angelo Del Boca: “Il riconoscimento per l’anno 2016- spiega il sindaco Lucio Pizzi- va ad Angelo Del Boca, deciso dalla competente commissione tecnica, premia una carriera dedicata alla ricerca storica e alla narrazione con perizia degli avvenimenti del nostro Novecento.
La cerimonia di consegna del riconoscimento si terrà alla presenza degli studenti per il desiderio di sensibilizzare le giovani generazioni alla conoscenza e alla riflessione sui fatti accaduti nel corso del ventesimo secolo, determinanti per l'assetto e lo sviluppo democratico della Repubblica Italiana, e per l’intento di trasmettere, attraverso la testimonianza di Del Boca che questi avvenimenti li ha vissuti direttamente, il senso e l’importanza della convivenza democratica quale elemento educativo e formativo. La cerimonia sarà allietata da intermezzi musicali proposti dagli studenti del corso di indirizzo musicale della Scuola Media statale”.
Qui sotto una scheda sulla significativa opera di Angelo Del Boca, preparata da Giovanni Cerutti, Direttore scientifico dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nel Novarese e nel Verbano Cusio Ossola P. Fornara.
Angelo Del Boca ha legato il suo nome allo studio della presenza coloniale dell'Italia in Africa, con lavori quali Gli Italiani in Africa orientale e Gli Italiani in Libia, pubblicati da Laterza tra la fine degli anni settanta e la metà degli anni ottanta, che ancora oggi rappresentano un punto di riferimento insuperato nella storiografia, grazie all'approccio allo stesso tempo rigoroso e appassionato, che combina la capacità di selezionare le fonti più significative e la sapienza nella lettura dei documenti con la passione civile nell'individuare gli argomenti da studiare, cui hanno fatto seguito importanti biografie dedicate a leader quali Hailé Selassié, nel 1983, e Gheddafi, nel 1998, e numerosi studi che hanno approfondito la conoscenza delle politica coloniale del fascismo, le sue guerre e il suo impero.
Con questi lavori, Del Boca non solo ha dato un contributo decisivo nel campo degli studi storici, ma ha spinto la società italiana a interrogarsi su un momento cruciale del suo passato, fornendo gli elementi che hanno permesso di ridefinire criticamente il giudizio su quell'esperienza, consolidando in questo modo l'identità democratica della nostro paese. Identità democratica su cui aveva cominciato a riflettere rielaborando in forma narrativa l'esperienza maturata durante la guerra partigiana, cui aveva preso parte unendosi nell'estate del 1944 alle formazioni delle Brigate Alpine Giustizia e Libertà, nella raccolta di racconti Dentro mi è nato l'uomo, pubblicata da Einaudi nel 1948, che meritò il giudizio lusinghiero di Italo Calvino. Esperienza che era stata fissata in un diario scritto in presa diretta giorno per giorno, pubblicato da Mimmo Franzinelli presso Mondadori con il titolo Nella notte ci guidano le stelle in occasione del settantesimo anniversario della liberazione, e che sarà nuovamente al centro della sua opera più matura, e fino ad ora conclusiva della sua produzione narrativa, La scelta, pubblicata da Feltrinelli nel 1963.
Nato a Novara nel 1925 da una famiglia di antica ascendenza del comune di Boca che alla metà dell'ottocento aveva messo radici prima a Craveggia e poi a Crodo, Del Boca ha sempre mantenuto profondi legami con i luoghi delle sue origini, anche attraverso la partecipazione assidua a numerose iniziative culturali, tanto da pubblicare la sua autobiografia presso l'editore Grossi. Di particolare rilevanza la sua attività di animatore del Centro Studi Piero Ginocchi di Crodo, che stampa "I sentieri della ricerca", una delle riviste di studi storici più importanti in Italia, e che nel 2004 ha dedicato un bel volume alla "Repubblica" partigiana dell'Ossola. Questo premio è, quindi, non solo il riconoscimento a una carriera dedicata alla ricerca storica, nel segno dell'impegno civile, ma anche il riconoscimento del valore di questa intensa opera che illustra il nostro territorio.