DOMODOSSOLA – 28-10-2016- Ad Angelo Del Boca, il giornalista scrittore
storico che ha legato, in particolare il suo nome allo studio della presenza coloniale dell'Italia in Africa e ancora oggi rappresenta un punto di riferimento insuperato nella storiografia, questa mattina è stato consegnato dal sindaco di Domodossola Lucio Pizzi il premio Repubblica Partigiana dell'Ossola. “E' una persona che si è particolarmente distinta svolgendo un ruolo di rilievo nella vita del Paese – ha detto il sindaco di Domodossola Lucio Pizzi alla consegna del premio – si tratta di un riconoscimento a una carriera dedicata alla ricerca storica nel segno dell'impegno civile, ma anche la testimonianza del valore di un'appasionata opera di divulgazione che illustra il nostro territorio. Il primo cittadino ha confessato la sua emozione come sindaco di Domodossola, ma prima ancora come figlio di un Comandante Partigiano. La cerimonia si è svolta nell'aula Magna delle scuole medie statali di Domodossola alla presenza del direttore dell'istituto storico della Resistenza Giovanni Cerutti del presidente dell'Anpi Gianfranco Fradelizio, della dirigente della scuola Chiara Varesi di insegnanti e docenti ed è stata intervallata dalla musica eseguita dai ragazzi che frequentano la scuola ad indirizzo musicale e dalla lettura di articoli e pagine di libri di Del Boca. “Non me lo merito – ha detto al termine Del Boca emozionato – ho avuto una vita felice in tutti i sensi ho dei figli molto bravi, che mi onorano ho avuto tre lauree Honoris causa a Torino a Losanna e in Etiopia oggi questo ultimo riconoscimento”. Del Boca si è distinto svolgendo un ruolo di rilievo per la tutela della libertà di espressione, per il progresso sociale e per l'evoluzione del pensiero in favore della costante riaffermazione dei valori di libertà e di democrazia che hanno caratterizzato l'esperienza della Repubblica partigiana dell'Ossola. Di particolare rilevanza è stato ricordato la sua attività di animatore del Centro Studi Piero Ginocchi di Crodo, che stampa "I sentieri della ricerca", una delle riviste di studi storici più importanti in Italia, e che nel 2004 ha dedicato un bel volume alla "Repubblica" partigiana dell'Ossola. Al termine molte domande alcune personali come ad esempio la sua amicizia con Giorgio Bocca. “Una persona straordinaria – ha detto Del Boca – non si ricorderanno mai abbastanza la sua capacità di scrivere e la forza di vita”. Del Boca ha usato parole di grande ammirazione per il capo della Libia morto nel 2011 Mu'ammar Gheddafi “Mi ha concesso una delle sua interviste più lunghe, abbiamo parlato più di due ore. Era riuscito per 42 anni a tenere unito un paese come la Libia così frastagliato. Oggi è un paese perso abbandonato. In Libia è impossibile esportare la democrazia. La democrazia deve nascere nel profondo del paese serve un uomo forte capace di stringere il proprio popolo e farlo progredire”. Inevitabile la domanda su mondo islamico e valori europei.”Sono due società diverse – ha detto Del Boca - il dialogo è difficile” .
Foto e video di Alessandro Velli