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VOGOGNA- 29-10-2016- A Vogogna venerdì sera sono state protagoniste

di Montagne a Dintorni le esperienze di comuni piemontesi che sono riuscite a dimostrare che coesione e integrazione sono possibili: “La montagna ha perso un milione di persone negli ultimi 40 anni oggi prova ad avere un riscatto nell'accoglienza” ha spiegato il vicepresidente dell'Uncem Marco Bussone . Nel corso dell'incontro introdotto dal presidente della provincia Stefano Costa e dall'assessore del Comune di Vogogna Laura Filippa, sono state presentate le esperienze positive di accoglienza delle Valli di Lanzo e di Pettinengo nel biellese, dove i migranti si sono integrati, sono nati cori, squadre di calcio, laboratori dove vengono prodotti oggetti artigianali, miele, prodotti per la bellezza e l'igiene, ma anche anche sciarpe vestiti, oggetti di ceramica: “Le Alpi mai come oggi sono un sistema aperto. Da circa un anno seguiamo molti comuni che su questo tema dell'accoglienza di stranieri e richiedenti asilo stanno lavorando con molte buone pratiche – ha detto Bussone - nel cercare di dimostrare che l'accoglienza è possibile, andando oltre la demagogia oltre alle paure e in una coesione molto forte tra i comuni, le comunità le associazioni”. Il presidente della provincia del Vco Stefano Costa nella sua introduzione non ha nascosto i problemi e la mancanza di coordinamento tra gli enti e la prefettura, evidenziando che le comunità piccole fanno fatica ad accogliere e che la sfida non è semplice. Maurizio Dematteis dell'associazione Dislivelli ha raccontato come in Valle di Lanzo l'integrazione sia passata attraverso le canzoni ed è così nato il coro Moro formato da giovani richiedenti asilo politico. Andrea Trivero dell'associazione “Pace e Futuro” ha parlato dei vari laboratori artigianali nati coinvolgendo i profughi. Trivero ha sottolineato però come i progetti per l'accoglienza debbano nascere dalle associazioni del territorio e non dalle cooperative che vengono da fuori. L'assistente sociale del Ciss Ossola Sonia Manini ha infine presentato la situazione dei migranti presenti in Ossola per alcuni dei quali sono in corso tirocini di inserimento lavorativo.