VOGOGNA- 29-10-2016 - In contemporanea con la manifestazione Montagne e dintorni
è visitabile al castello di Vogogna una mostra, curata del Museo della Montagna di Torino, che riunisce più di 70 copertine della celebre rivista italiana Grand Hotel: è un viaggio alla scoperta dell’Italia postbellica attraverso le illustrazioni delle copertine di una delle riviste più popolari, dove la montagna diventa luogo di “evasione”. Nel 1946 Alceo e Domenico Del Duca, proprietari delle Edizioni Universo, lanciano un nuovo settimanale di grande diffusione, con una testata dal segno grafico dinamico e innovativo, opera di Walter Molino, che contribuirà al successo. Alla sua nascita “Grand Hôtel” rappresenta una rivoluzione. Prima c’era la guerra e non c’era niente. Ora la tragedia è alle spalle ma c’è ancora poco, anzi pochissimo. E un nutrimento indispensabile diventano la speranza e i sogni. Prima copertina: vediamo un lui e una lei, innamorati e ben vestiti, che entrano in un lussuosissimo cinema, Grand Hôtel, appunto. Come ci entra anche il lettore, anzi, la lettrice, a dimostrazione di quanto le donne siano il motore delle maggior parte delle cose. Si varca quella soglia luccicante e si scopre davvero un altro mondo, fatto di storie a disegni raccontate con un linguaggio pulito, romantico, ma già disincantato. “La mostra l'Italia del Grand hotel il sogno e la montagna”, curata da Silvio Saffirio – che resterà visitabile durante Montagne e dintorni. Si tratta di pezzi appartenenti alle collezioni del Museo stesso – un’ulteriore occasione per presentare un’altra parte del proprio patrimonio –, che ha potuto realizzare il progetto grazie al sostegno della Regione Piemonte, della Compagnia di San Paolo e alla collaborazione della Città di Torino e CAI. Grand Hôtel” si definisce «settimanale di letture illustrate», dapprima disegnate e, in un secondo tempo, fotografate: i fotoromanzi. Due artisti definirono la linea d’immagine della rivista: Walter Molino e Giulio Bertoletti; a loro se ne affiancarono altri con minore assiduità.