VERBANIA – 01.11.2016 – Centomila euro
e due condizioni: creare la Fondazione di gestione entro il 2017 e coinvolgere in essa tutte le realtà culturali del Vco. È questo, messo nero su bianco con l’approvazione di uno specifico “protocollo d’intesa”, il futuro che si va delineando per il teatro “Maggiore” di Verbania. Un futuro che avrebbe già dovuto essere presente – il 13 maggio, alla presentazione della stagione estiva, furono l’assessore regionale Antonella Parigi e il sindaco Silvia Marchionini a lanciare la scommessa dei tre mesi per la costituzione del nuovo ente – ma che si è rivelato un mero annuncio e che, anzi, ha creato qualche mugugno.
Nel protocollo d’intesa, il cui titolo – “per l’avvio delle attività del Centro Eventi ‘Il Maggiore’ e per la definizione di un progetto di valorizzazione della programmazione culturale del territorio” – è emblematico, Torino si impegna a staccare un assegno di 100.000 euro mentre Verbania si impegna a collaborare per la futura Fondazione, da chiudere entro il 31 dicembre 2017 e da fare con le altre realtà culturali, segnatamente Cannobio, Stresa e Villadossola. Queste ultime, che non hanno gradito lo stanziamento di esclusiva pertinenza verbanese, sono sempre state fredde verso la proposta, per due ragioni in via principale: 1) non porta loro finanziamenti extra, 2) tutte sono in grado di operare sui propri teatri in autonomia.
I 100.000 euro vanno a coprire per meno di un quinto la somma dichiarata da Verbania come costi “direttamente connesso alle attività artistiche”, cioè 543.500 euro.