ROMA- 11-11-2016- Risultato storico per il Parco Nazionale della Valgrande
e per le zone di confine del Verbano Cusio Ossola e del Canton Ticino: nella seduta di ieri giovedì 10 novembre l'Aula del Senato, con 154 sì, 47 no e sei astensioni, ha approvato il provvedimento in materia di parchi e aree protette (ddl n. 119), nel testo licenziato dalla Commissione Ambiente. La parola passa alla Camera per la seconda lettura del ddl.
Nel testo, che riforma la legge quadro sui Parchi n° 394 del 1991, per la prima volta si introduce il concetto giuridico di "Parco Transfrontaliero",che da anni viene portato avanti a cavallo del confine italo-elvetico sia sul versante vigezzino e cannobino sia su quello ticinese.
All'articolo 1 del provvedimento, su proposta del relatore è stato infatti aggiunto il seguente comma " 4-bis. Le aree naturali protette di cui ai commi da 1 a 4 prossime al confine di Stato possono essere costituite come aree protette transfrontaliere sulla base di convenzioni, trattati o accordi internazionali. Nel caso in cui l'area interessata sia un parco naturale o una riserva naturale regionale, l'accordo che ne disciplina il regime di area protetta transfrontaliera è stipulato sentita la Regione interessata, per quanto appartiene agli aspetti di sua competenza. Con l'atto di costituzione dell'area protetta transfrontaliera sono stabilite le procedure di partecipazione dell'ente di gestione dell'area protetta nazionale o regionale interessata alla stessa area protetta transfrontaliera, nonché le eventuali forme di partecipazione degli enti pubblici statali e territoriali interessati.".
Sulla base di questa norma, che introduce nella legislazione italiana il concetto di area protetta tranfrontaliera, si apre quindi la porta ad una cooperazione tra Italia e Svizzera per andare a definire nel concreto le modalità di gestione congiunta dei territori della valle Vigezzo (e in particolare dalla zona dei Bagni di Craveggia) che potrebbero far parte della fascia protetta nel quadro del costituendo Parco Nazionale del Locarnese, al momento in fase di progettazione e che dovrà essere sottoposto a referendum.
Ma la norma vale per tutte le aree protette alpine, e quindi apre anche la strada a spazi di gestione comune tra l'Ente di Gestione delle Aree Protette dell'Ossola, che per la parte del Veglia-Devero confina con la riserva naturalistica dell'alto Vallese, e il Parco Naturale della Valle di Binn.
Tra le novità del provvedimento, la riforma della governance dei parchi (che diventa più snella e più qualificata, aumentando il ruolo del Presidente e abolendo l'Albo Nazionale dei Direttori che impedisce l'ingresso nella professione dei giovani laureati), una serie di semplificazioni burocratiche (con la facilitazione dell'approvazione del Piano del Parco, che assume anche valenza paesaggistica sostituendo il parere della Soprintendenza e velocizzando gli iter autorizzativi), l'introduzione dei servizi ecosistemici e delle royalty per gli enti Parco in caso di sfruttamento ai fini economici delle risorse naturali al loro interno, la creazione del marchio del Parco Naturale da concedere anche a titolo oneroso.
Il provvedimento è stato seguito da vicino dall'on. Enrico Borghi, capogruppo Pd in commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera, che ha lavorato fianco a fianco con i colleghi del Senato e che così commenta il risultato: "Ringrazio anzitutto i colleghi senatori Massimo Caleo e Stefano Vaccari che come relatore e capogruppo Pd di commissione hanno lavorato intensamente sul tema. La riforma varata va nel senso di fare delle aree protette un motore di sviluppo sostenibile delle zone di riferimento, applicando i principi della green economy e facendo della tutela dell'ambiente un elemento di forte valore aggiunto. La novità del Parchi transfrontalieri fa parte di questo disegno riformatore, che abbiamo costruito a stretto contatto con la Comunità del Parco, con i sindaci del territorio vigezzino e cannobino e con gli operatori del territorio. Si apre ora una prospettiva molto interessante, e alla Camera faremo in modo che il 2017 sia l'anno dell'approvazione definitiva del provvedimento".