VERBANIA – 15.11.2016 – Per colpa di un coltello
a serramanico che teneva in tasca aveva ricevuto un decreto penale di condanna salatissimo (una multa di molto superiore ai 10.000 euro), ma ora è stato assolto. S’è chiusa a favore dell’imputato, il giovane cuoco novarese Loris Ortello, la vicenda nata da un controllo stradale nella notte del 12 dicembre del 2015. Ortello, fresco di scuola alberghiera, si disimpegnava come cuoco tra due circoli, “La capanna di paglia” di Fontaneto d’Agogna, e il “Wood” di Arona. In quest’ultimo, in qualità di socio-lavoratore, quella sera aveva fatto chiusura e, intrattenutosi con un amico che lo era venuto a trovare, alle 3,15 circa aveva da poco lasciato il circolo quando incappò in un blocco stradale dei carabinieri del Radiomobile di Arona. Il militare che li fermò chiese a entrambi di svuotare le tasche e perquisì l’Opel Corsa di Ortello alla ricerca di stupefacenti, che non trovò. Nella tasca destra del cuoco c’era però un coltello a serramanico marca Opinel la cui lama era lunga 13 centimetri. Considerandolo un’arma illegalmente detenuta, i carabinieri la sequestrarono e denunciarono il giovane che, alla chiusura delle indagini, ricevette il decreto penale di condanna.
Difeso dall’avvocato Anna Nicolazzi, oggi è comparso in tribunale a Verbania. Al giudice Marta Perazzo ha raccontato di quella sera, di come quel coltello – un regalo del padre – gli servisse per aprire scatole, barattoli o per tagli grossolani e che, contrariamente all’altro kit degli attrezzi da lavoro, l’aveva in tasca e non sul sedile posteriore. Appellandosi alla buona fede e circostanziando l’episodio, è stato assolto su richiesta dello stesso pubblico ministero Anna Maria Rossi.