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VERBANIA – 15.11.2016 – In calo, sul podio,

ma non più prima. Da anni ormai Verbania è in pianta stabile tra i capoluoghi italiani più “green”, realtà ecosostenibili dove la qualità della vita è migliore che da altre parti. Lo certificano i dati raccolti dal Sole 24 Ore e da Legambiente, che da ventidue anni realizzano il dossier “Ecosistema urbano”. Analizzando vari indicatori che vanno dall’inquinamento alle ztl e piste ciclabili, dal consumo di acqua alla raccolta differenziata, viene stilata una classifica di merito nella quale il capoluogo del Vco è stato spesso primo. Il primato conseguito nel 2015 quest’anno è stato superato da Macerata. La città marchigiana, quinta dodici mesi or sono, ha risalito la china e ha operato il sorpasso approfittando anche di un calo complessivo di Verbania, passata da un punteggio di 82,75% a 76,38%, pochi decimi di percentuale in meno della nuova “capolista”, prima con 76,59%.

I punti forti di Verbania sono ancora una volta la raccolta differenziata superiore all’80% (86,2%, al top davanti a Pordenone e Treviso), l’estensione delle zone a traffico limitato e delle isole pedonali (2,10 metri quadrati per abitante, seconda solo a Venezia che supera i 5 per ovvie ragioni), quella delle piste ciclabili (24,02 metri per residente), la bassa percentuale di polveri sottili. I dati negativi riguardano, paradossalmente, l’aria e l’alta concentrazione di ozono, ma anche la scarsa offerta e il trasporto di passeggeri sui mezzi pubblici, e gli elevati consumi idrici pro capite: 163 litri per persona al giorno.