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pizzi braccia aperte

DOMODOSSOLA- 22-11-2016- Dopo le diverse prese di posizione per l'unione civile

celebrata in aula consigliare alcuni giorni fa il sindaco domese Lucio Pizzi ribadisce il suo pensiero: “Ritengo opportuno fare qualche considerazione sulla costituzione di Unione Civile- spiega- innanzitutto tengo a precisare che per gli adempimenti che riguardano la legge sulle unioni civili non è prevista l’obiezione di coscienza: il rifiuto è impugnabile in sede giurisdizionale ed è passibile di denuncia per rifiuto/omissione di atti di ufficio ai sensi dell’art. 328 del codice penale. Certo avrei potuto delegare qualcuno, evitando così il rischio di polemiche a mio carico, ma non sono abituato a nascondermi ed ho un ruolo istituzionale da assolvere. Inoltre l’unione civile e il matrimonio civile non sono la stessa cosa ed infatti sono diverse le formule con cui l’Ufficiale di Stato Civile celebra un matrimonio civile oppure la costituzione di una unione civile: ad esempio la costituzione di una unione civile non cita i doveri verso i figli, punto cardine del matrimonio civile. Dall’unione civile deriva sostanzialmente l’obbligo reciproco dell’assistenza morale e materiale e viene a costituirsi un rapporto volto a conferire a persone che decidono di intraprendere un percorso in comune alcune tutele che altrimenti sarebbero precluse. Per me personalmente nulla cambia e resto legato al concetto tradizionale di famiglia come espresso nel mio programma amministrativo: la legge però va rispettata così come vanno rispettati i sentimenti delle persone ed i difficili percorsi che insieme alle loro famiglie si trovano spesso ad affrontare. Mi permetto di citare Papa Francesco che, nella Meditazione nella Cappella della Domus Sanctae Marthae del 23 giugno 2014, ha detto: “Chi giudica si mette al posto di Dio e così facendo va incontro a una sconfitta certa nella vita perché verrà ripagato con la stessa moneta. E vivrà nella confusione scambiando le “pagliuzze” nell’occhio del fratello con la “trave” che gli impedisce la vista”. Nessuno può giudicare, ha detto il Papa. Chi siamo noi per farlo? Ancora auguri di cuore ragazze: spero che possiate vivere la vostra vita felici e serene.”