DOMODOSSOLA- 25-11-2016- Il nostro opinionista Max Polli,
prendendo spunto da un articolo degli anni '90 pubblicato sull'ultima edizione del settimanale Eco Risveglio in cui si racconta della diatriba per il “doppio capoluogo” tra Domo e Verbania per il Vco, di cui Massimo Polli, come vicepresidente della Assemblea Costituente, fu uno dei protagonisti, compie una spietata analisi dell'errore che venne fatto, degli esiti che ha comportato e dello stato attuale delle due cittadine.
Se la Provincia Montana si salverà dalla Riforma istituzionale bisognerà forzatamente rivedere l'assetto di questo ente che aggrega le tre parti del territorio.
Perchè in realtà sono due le parti, una, con circa metà degli abitanti e dell'estensione ( tra l'altro quella interamente montana e che confina con due cantoni), che è l'Ossola, e l'altra, con l'altra metà degli abitanti e del territorio composta da Verbano e Cusio.
Dalla nascita del Vco è stata consolidata abitudine dividere tutto per tre, una “fetta”a testa, facendo così perdere il 14% circa di ogni stanziamento all'Ossola, posti, uffici, incarichi anche politici. In venticinque anni si parla di centinaia e centinaia di milioni di euro che non sono stati investiti sul territorio, in manifestazioni o per l'associazionismo ossolano e che sono invece andati a Cusio e Verbano.
Solo per il fatto di essere capoluogo Verbania ha potuto partecipare al bando europeo che ha elargito i milioni di euro necessari a costruire il Maggiore, che probabilmente sarà perenne fonte di deficit e rischia di essere il simbolo dell'infranto sogno egemonico del capoluogo, e solo perchè è il capoluogo riceverà i fondi regionali, otto milioni di euro, per il recupero di aree degradate e periferiche.
Fare i conti, guardare agli incarichi e come sono stati suddivisi in questi anni è facile ed incontestabile (avevo iniziato un preciso studio, poi sospeso con la ventilata chiusura delle Provincie.. ndr.), perfino le meritorie ed indispensabili Fondazioni hanno suddiviso spesso le loro risorse considerando le tre anime provinciali.
Ai tempi Max Polli propose come capoluogo Stresa, per una Provincia che doveva vivere di turismo quale migliore proposta? Inoltre probabilmente anche l'aronese avrebbe aderito ad una simile provincia, dando così spessore, abitanti e collegamenti con la Lombardia e i suoi turisti.
Certo questo annacquava il disegno verbanese...
I padri costituenti del Vco non sono stati saggi, non sono stati giusti.
Il Vco ha più diviso che unito i territori.
Uberto Gandolfi