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VIGEZZO- 29-11-2016- La questione dei migranti ospitati in valle Vigezzo

preoccupa anche alcuni ticinesi ed approda al consiglio comunale di Locarno con un'interpellanza, come annuncia Kevin Pidò del Comitato MontagnaViva, che segnala anche un tentativo di passaggio della dogana di Ribellasca fatto da quattro migranti: “In questi giorni- spiega Kevin Pidò del Comitato MontagnaViva- ho seguito con interesse la questione dei migranti nel comune di Re. Non è mia intenzione giudicare l'operato del prefetto. Mi permetto solo di esprimere una mia breve opinione a riguardo, la valle Vigezzo in questo periodo di crisi migratoria ha già dato abbastanza, è assai improponibile la situazione che si è venuta a creare nel comune di Re. Questa situazione rischia di penalizzare tutte quelle persone che ogni giorni per lavoro attraversano la frontiera di Camedo. Proprio l'altra sera quattro migranti hanno cercato di attraversare il confine tra Ribellasca e Camedo per entrare in Svizzera, sono stati subito fermati e rimandati indietro. Una domanda sorge spontanea, davvero si vuole una Valle Vigezzo confrontata con una problematica che rischia di andare fuori controllo, con tutte le conseguenze del caso?"   Inoltre proprio in seguito di quanto succede in valle, il consigliere comunale di Locarno Aron d'Errico ha inoltrato un interrogazione per chiedere maggiori controlli alla frontiere di Camedo. sia auto che treno”. Nell'interrogazione al comune di Locarno il consigliere Aron D’Errico (Lega dei Ticinesi) tra l'altro scrive: “È da tenere presente che nella vicina Valle Vigezzo sono presenti dei migranti e il loro numero potrebbe incrementarsi: nel comune italiano di Craveggia, situato nei pressi della linea della Centovallina, è stato creato un centro accoglienza per asilanti, mentre nel comune di Re si ipotizza la creazione di una nuova struttura (ipotesi che il sindaco di Santa Maria Maggiore ha dichiarato di voler scongiurare, scrivendo alla Prefettura e al Ministero degli Interni). È fatto notorio che spesso gli asilanti fuggono da tali centri dandosi alla macchia. È quindi concreta la possibilità che la Centovallina venga utilizzata dai migranti per introdursi nel Locarnese. Bisogna bloccare sul nascere lo sviluppo di nuove rotte di immigrazione clandestina che si dipanano sul nostro territorio e perseguire i passatori. È necessario tutelare la sicurezza dei Locarnesi: tra gli asilanti possono anche nascondersi delinquenti e terroristi che intendono compiere attentati in Europa”.