VERBANIA – 29.11.2016 – Il reclamo è infondato.
Così il Tribunale federale nazionale della Figc ha deciso nel contenzioso calcistico-economico tra il Verbania calcio 1959 della famiglia Montani-Pangallo e l’ex Virtus Verbania oggi presieduta da Luigi Pedretti. Quest’ultima s’è vista bocciare sei ricorsi contro le altrettante sentenze che a luglio avevano assegnato ai biancocrchiati i premi di preparazione dei giocatori della Juniores che la Virtus aveva prelevato dal settore giovanile biancocerchiato la scorsa stagione. Il ricorso dell’attuale Verbania si basava su un semplice presupposto: essendo sparito il vecchio Verbania, quel denaro non era dovuto. Sul punto il collegio presieduto dall’avvocato Stanislao Chimenti è stato chiaro: “nessun provvedimento di revoca o decadenza dell’affiliazione risulta emesso a carico della Ssd Verbania Calcio”. Cioè: il Verbania non è sparito e ha diritto a prendere i soldi. La somma, per quei sei cartellini, è di 15.176 euro, ai quali s’aggiunge una penale di 3.794 che la Figc incassa perché la Virtus non ha pagato nei termini alla società consorella e alle tasse di reclamo che superano i 1.000 euro.
La sentenza è stata pubblicata il 16 novembre, è definitiva e va rispettata. Se non ci sarà un pagamento spontaneo è facoltà del Verbania 1959 chiedere i soldi direttamente alla Figc, trattenendoli dalla fideiussione depositata per partecipare alla serie D.
Al di là del valore economico, l’epilogo di questo braccio di ferro ha risvolti paradossali per entrambe le società. Il Verbania dei Montani deve ringraziare per il credito ottenuto l’ex presidente Massimo Inserra – con il quale è aperta una causa civile, con Inserra che chiede ai Montani i soldi prestati per mantenere in vita il club, e i Montani che dicono che la controparte è venuta meno ai patti – che ha presentato le domande in Figc. Il Verbania che Pedretti ha rilevato da Giuseppe D’Onofrio si può rammaricare per dover pagare oltre 20.000 euro per un gruppo di giocatori che ha perso ritirando quest’anno la Juniores dal campionato, subendo una multa salata.