
BORGOMEZZAVALLE- 06-12-2016- Il vicesindaco di Borgomezzavalle Pier Franco Midali interviene dopo l'attacco subito dal sindaco di Crevoladossola Giorgio Ferroni per alcuni commenti poco ortodossi da lui postati su Facebook a commento della notizia del posizionamento degli autovelox: “Se non fosse che la cosa ha assunto risvolti di serietà, ci sarebbe da sorridere ….. Quando l’amico Alberto ( il sindaco Preioni ndr.) ha postato sul social network “facebook” la scritta: “A Borgomezzavalle non mettiamo autovelox” ho pensato bene, visto che condivido il profilo con una cerchia di stretti amici, di rispondere con un virgolettato estrapolato dall’ultimo romanzo in via di stesura, in cui gli avversari politici dei sindaci Pietro Spada e Paolo Spina, che avevano pensato di far denari per riequilibrare le squattrinate casse comunali piazzando degli autovelox, li tacciarono dando loro, per il provvedimento preso, dei farabutti e dei vigliacchi…… Il tutto cadeva a proposito, come il cacio sui maccheroni, e in un romanzo, la cosa ci sta. Non potevo certo immaginare che le code di paglia di alcuni nostrani sindaci s’infiammassero a tal punto! Ah, ah, ah!
Se però volessimo uscire dalla cerchia della fiction, rimane, con certezza, la negatività di un provvedimento che va a vessare ulteriormente le tasche dei cittadini, mascherando la necessità di far soldi con il fatto di voler garantire la sicurezza. In un momento in cui la tassazione generale supera il 50 per cento, il lavoro manca ed è sempre più difficile arrivare a fine del mese, aggiungere nuovi esborsi alla cittadinanza mi sembra quantomeno inopportuno. E’ la solita mentalità forcaiola e vessatoria di una sinistra che non sa più che pesci prendere... Come se di tasse, balzelli e provvedimenti contro le famiglie non ne avessimo già a sufficienza... Non conoscendo i costi sostenuti dalla pubblica amministrazione per piazzare le apparecchiature, né quanto rimarrà all’erario delle eventuali multe e quanto invece finirà nelle tasche dei privati fornitori della tecnologia, mi esento, per ora, dal commentare. Mi permetto però di segnalare che, a mia memoria e non sono più un ventenne, non ricordo sinistri disastrosi nei punti ove sono stati posti gli autovelox da me osservati, tali da giustificare si drastico provvedimento. Resto quindi dell’idea che sotto sotto ci sia una malcelata esigenza di far cassa. Se la nascente Unione dei Comuni cui ci è stato chiesto di aderire inizia l’iter amministrativo con provvedimenti che impongono balzelli aggiuntivi ai cittadini, ho l’impressione che di là dell’assegnata delega per le politiche legate alla montagna, difficilmente si potrà farne parte. Tanto era mio dovere segnalare e ancor sorrido per il simpatico equivoco”.
