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VERBANIA – 07.12.2016 – S’erano conosciuti d’estate

e tra loro era nata una relazione sentimentale che lei aveva chiuso e che lui non accettava fosse finita. Telefonate e sms (nell’ordine di qualche migliaio di contatti in pochi mesi), indesiderati incontri chiarificatori e regali “molesti” sono i comportamenti per cui un trentenne originario di Napoli e domiciliato in Lombardia è a processo al tribunale di Verbania.

La vittima è una ragazza della provincia, oggi maggiorenne ma all’epoca dei fatti (nel 2013-2014) quindicenne. Studentessa in un istituto superiore del Vco, aveva allacciato un rapporto, prima di amicizia e poi sentimentale, con quel ragazzo già adulto, di dodici anni più grande di lei che, quando fu lasciato, non si rassegnò. Aveva un comportamento ossessivo – ha testimoniato oggi in tribunale, dove il caso è trattato dal pm Maria Portalupi e sottoposto al giudizio del giudice Raffaella Zappatini – un amico della vittima. La chiamava, le mandava continui messaggi, è capitato che sbucasse all’improvviso chiedendole chiarimenti e implorandola di riallacciare il rapporto. La giovane, esasperata e preoccupata, si decise a sporgere denuncia quando lo stalking arrivò a scuola. Un giorno, per la ricorrenza di San Valentino, l’imputato, ben vestito e in giacca e cravatta, si presentò all’ingresso dell’istituto chiedendo che alla ragazza fossero consegnati un mazzo di fiori e un grosso peluche. La bidella all’ingresso chiese l’autorizzazione al preside per ritirare i doni e li trattenne in portineria. Quando la studentessa fu informata, si allarmò e chiese a fine lezione di essere accompagnata a casa dal personale della scuola, che le consigliò – fu lo stesso preside a farlo – di rivolgersi alle forze dell’ordine.

Nell’udienza di oggi è stata ascoltata la studentessa, il preside e il personale della scuola; è stato sentito un amico. Il processo è stato aggiornato al 20 gennaio, quando testimonierà l’ispettore di polizia che ha raccolto tabulati e sms “molesti”. Il capo di imputazione nei confronti del giovane che, difeso d’ufficio dall’avvocato Euro Moroso, è introvabile, è grave. Alla pena base dello stalking il pm ha aggiunto tutte le aggravanti: la trascorsa relazione sentimentale e la minore età della vittima. In caso di condanna rischia una condanna pesante.