VERBANIA – 14.12.2016 – La Motorizzazione del Vco
era stata ferma nel negargli l’ammissione all’esame per conseguire la patente B perché “privo dei requisiti morali” e reduce da un periodo di “sorveglianza speciale”. Lui, però, ha fatto ricorso e al Tar ha chiesto di poter finire di nuovo la scuola guida e tornare al volante. S’è chiuso con un nulla di fatto e con la conferma del diniego a sostenere l’esame il ricorso sporto da un cittadino di origine torinese contro la Motorizzazione provinciale. L’uomo nel 2010 ha subito dal tribunale un provvedimento di sorveglianza speciale per un periodo di cinque anni che ha comportato anche la revoca della patente di guida. A inizio 2016 ha chiesto di poter riavere la patente ma nel sistema informatico della Motorizzazione era presente l’informazione sui suoi trascorsi e, quindi, la richiesta è stata bocciata. Poiché la legge prevede che la riabilitazione scatti dopo tre anni, l’uomo ha ritenuto di averne diritto da subito in quanto calcola il triennio dalla data del provvedimento. I giudici, in realtà, hanno stabilito che il tempo decorra dalla fine della sanzione, confermando la mancanza dei requisiti morali.