VERBANIA – 14.12.2016 – Quando la polizia locale
arrivò sul luogo dell’incidente trovò uno solo dei tre occupanti il veicolo che era finito nei prati di Corgiago, frazione bassa di Nebbiuno. Gli altri due, come raccontarono le persone a bordo degli altri due mezzi coinvolti nel sinistro, s’erano dati alla fuga.
Il “superstite” l’equipaggio era Gabriele Manni, che finì subito nei guai perché la Mercedes Classe A sulla quale si trovava era stata rubata a Arona, dove il proprietario aveva sporto denuncia ai carabinieri. Degli altri, uno – Luca Cena – venne identificato grazie alle telecamere della videosorveglianza del Vergante e alla testimonianza di una barista che l’aveva riconosciuto poco prima nel suo locale, insieme a Manni e a un’altra persona.
I fatti accaddero il giorno dell’Immacolata dell’anno scorso e per questi Cena e Manni sono a processo a Verbania per il reato di ricettazione. Nell’udienza odierna Cena, difeso dall’avvocato Christian Ferretti, ha voluto rilasciare dichiarazioni spontanee scagionando l’amico e spiegando che, all’oscuro del fatto che l’auto fosse rubata, gli aveva dato un passaggio. Se sia colpevole o meno il giudice Luigi Montefusco lo deciderà l’8 febbraio, data cui ha aggiornato il processo. Nove giorni dopo, il 17, il giudice Rosa Maria Fornelli giudicherà Manni che, difeso dall’avvocato Alberto Beer, ha scelto il rito abbreviato.