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ospedale sanbiagio

DOMODOSSOLA- 15-12-2016- Il Comitato Sos Ossola,

Cusio, Verbano, tramite il suo presidente Bernardino gallo interviene sulle recenti polemiche tra il sindaco domese Lucio Pizzi ed i vertici del Pd sull'ospedale nuovo di Ornavasso: “Il vice presidente della Regione, il verbanico Reschigna- scrive Gallo- ha fatto una dichiarazione per rispondere al sindaco di Domodossola Pizzi che è contrario all'ospedale unico e che non si è presentato alla riunione che trattava del tema ospedale unico ad Ornavasso tenutasi nei giorni scorsi al Tecnoparco. Durante un recentissimo  incontro con altre 4 persone per scambiarci informazioni  sullo sciopero del personale nell'ASL vco, ho sentito dalla viva voce di Pizzi, che non aveva ricevuto formalmente l'invito. A parte che in genere si utilizza la posta certificata e che una verifica può tagliare la testa al toro su tale questione e far comprendere chi dica il vero, io penso che ha sbagliato il sindaco e che avrebbe dovuto andarci  comunque anche senza  invito.  Dalla dichiarazione di Reschigna emerge chiaramente che il privato che dovrebbe costruire l'ospedale nuovo, sia stato non solo contattato ma anche scelto senza una gara a meno che non ci sia sfuggita la notizia!  Giravano molte voci su un presunto incontro con un privato da parte di esponenti di spicco del Pd locale prima ancora che fosse formalmente presentato ai sindaci, voci che riporto come tali ma che, probabilmente attendibili ma non dimostrabili. Strano che dopo quelle voci vi fu un allineamento degli amministratori  Pd anche di quelli ossolani, naturalmente su iniziativa dell'on Borghi difensore della montagna, precedentemente in difesa del San Biagio con il famoso manifesto restato affisso fino alla fine dell'anno scorso! La procedura definita  “project financing”, impegnerà certamente l'Asl Vco per quarto di secolo e più con un metodo ampiamente condannato dalle persone perbene e, in particolare, dalla Corte dei Conti del Veneto per la costruzione dell'ospedale di Mestre.  ha prodotte in altre realtà un costo pari al triplo di quanto costerebbe un mutuo. Questo solo per la costruzione e a questo costo si aggiunge una sorta di affitto per 25 -30 anni per l'uso e la gestione ai quali si dovranno aggiungere altri costi.  In genere ci si lega  per  un lunghissimo periodo, cioè la durata del contratto  a un unico soggetto  che fornirebbe anche tutti i servizi (manutenzioni, pulizie, lavanderia,  mensa,  ma anche altri servizi come  il laboratorio analisi, bloccando i prezzi per un tempo che è  quasi un’eternità. Molti definiscono " Interventi cofinanziati dai privati, ma che troppo spesso vedono oneri e rischi solo a carico del pubblico. Il privato si tutela bene inserendo nel contratto clausole che di fatto annullano i suoi rischi. L’opera finisce così per costare molto di più del previsto aggravando il debito dell’ente pubblico”. A tali costi aggiungiamo quelli notevoli spesi per il Castelli e il San Biagio presso i quali fino all'altro ieri, si sono magnificate le strutture esistenti come le sale operatorie e non solo. All’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti in Veneto il procuratore Carmine Scarano, partendo dalle cinque inchieste in corso sulla realizzazione dell’ospedale all’Angelo di Mestre, accende i riflettori sul project financing: “Sono emerse indubbie criticità sull’utilizzo in concreto di questo strumento. Al di la delle prove generali con gli elicotteri per garantire l'urgenza e l'emergenza, chi può pensare che il servizio possa essere sempre eseguito con elicotteri per garantire il servizio nei tempi "clinici" perché siano tempestivi gli interventi ?  E poi con quali costi? Sono convinto che in una realtà come la nostra, tripolare con l'Ossola periferia dell'Impero e montana, la sanità debba vedere attivi i due presidi pubblici con Dea di Domodossola e Verbania oltre a quello di Omegna pubblico/ privato. Perché è stato scartato il progetto di ospedale unico progettato da Renzo Piano e la consulenza di Veronesi? Erano stati fatti il piano regolatore e gli espropri e non vi erano problemi di viabilità o di alluvioni. In ogni caso resta il problema del San Biagio senza servizi socio sanitari che resterebbe solo da svendere alla speculazione edilizia.  A Pizzi dico che non è con questo suo procedere  non si salverà il San Biagio. Necessitano alleanze a 360 gradi , un coinvolgimento e una mobilitazione popolare e denunce specifiche e continue sulle carenze in cui è stato ridotto il San Biagio a partire dalle lunghissime attese per visite, diagnosi e interventi frutto di strema carenza di personale che privilegia, anche così,  il privato e trascura il pubblico. Anche il parto indolore si sta realizzando solo al Castelli.

In sostanza, con questo progetto di ospedale nuovo col metodo di project financing  si tenta di far diventare in gran parte privato un ospedale pubblico in una realtà come il Vco nella quale il privato convenzionato ha già il 70% dei posti letto, caricandosi di notevoli spese correnti per un lunghissimo periodo, trascurando l'Ossola e altre realtà periferiche del Vco che non hanno altre alternative.