NOVARA- 18.12.2016- Comunicato stampa: “ E stato raggiunto nei giorni scorsi l’accordo sul prezzo del latte alla stalla. L’intesa, come rimarca Coldiretti Novara Vco, è stata siglata con Italatte che fa capo al gruppo Lactalis con i marchi Parmalat, Galbani, Invernizzi e Cademartori, la più importante industrie casearie a livello nazionale, e prevede una quotazione minima di 37 centesimi al litro a gennaio, che salirà a 38 centesimi a febbraio per arrivare ai 39 centesimi di marzo e aprile. L’accordo è stato siglato nella contigua Lombardia, cui il sistema lattiero-caseario del Novarese e Vco da sempre fa riferimento. L’accordo - sottolinea la Coldiretti interprovinciale - viene esteso anche a quei contratti già siglati e che sarebbero scaduti a marzo 2017. Inoltre, per la definizione del prezzo cambia il sistema di indicizzazione nel quale viene inserito, per una quota del 30%, anche il valore del Grana Padano che diventa uno dei parametri base. Si terrà conto della quotazione formulata su questa indicizzazione solo se sarà superiore al prezzo minimo stabilito nell’accordo. Rispetto allo scorso anno gli allevatori non saranno più costretti a limitare la quantità munta in base agli accordi di ritiro, ma dovranno solo comunicare la produzione stimata nel 2017. L’accordo prevede poi che a scadenza venga subito aperto un tavolo di confronto per stabilire il prezzo nei mesi successivi. “L’intesa rappresenta un risultato importante che rimette al centro il comparto zootecnico lattiero-caseario e offre finalmente una prospettiva positiva su un prezzo non in calo ma stavolta in aumento” commenta il presidente di Coldiretti Novara Vco Sara Baudo, ella stessa allevatrice. “Plaudiamo dunque all’iniziativa: è un risultato che si affianca alla battaglia vinta quest’anno da Coldiretti per l’etichettatura di origine di tutti i prodotti lattiero caseari, dopo la quale il mercato ha dato segni di ripresa ogni giorno più forti”. L’annuncio del nuovo prezzo del latte si affianca a un altro risultato storico conseguito grazie al lavoro di Coldiretti, ovvero l’indicazione di origine obbligatoria per latte e derivati che ha ottenuto il via libera dall’Unione Europea: “Si tratta di un’autentica ‘rivoluzione copernicana’ per il settore” aggiunge il direttore Maria Lucia Benedetti. “Verrà infatti riconosciuto ai consumatori il pieno diritto di conoscere la provenienza di quanto acquistato e gli allevatori vedranno giustamente valorizzato il loro prodotto. E’ il completamento di un lungo percorso che vede Coldiretti protagonista indiscussa: se siamo giunti a questo risultato lo dobbiamo al confronto, al dialogo e anche all’impegno diretto delle nostre imprese che, quando necessario, non hanno mancato di far sentire la loro voce”.(l.p.)