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DOMODOSSOLA – 22-12-2016- Il Ciss sarà prorogato per 2 anni con la possibilità

ai Comuni di poter recedere, dando la comunicazione due mesi prima della scadenza il 31 dicembre, quindi ad ottobre, senza pagare nessuna penale. E' questa la soluzione che da trovato concorde la maggioranza dei sindaci e dei rappresentanti dei comuni intervenuti ieri sera per il consiglio del Ciss. Contro hanno votato i Comuni di Calasca Castiglione, Bannio Anzino, Vogogna, Pieve Vergonte, mentre Masera si è astenuto. La proposta dei due anni è stata fatta in apertura dal presidente dell'assemblea Lucio Pizzi. Il sindaco di Calasca Silvia Tipaldi ha subito proposto una mozione che chiedeva di rivotare il documento dello scorso anno con la proroga quindi del Ciss di un anno. Il sindaco di Pallanzeno Gian Paolo Blardone ha invitato i sindaci ad un senso di responsabilità: “Due anni è una giusta mediazione – ha detto – io avrei proposto tre”. “La proposta della proroga per due anni con la possibilità di uscire senza pagare la penale con l'avviso però di due mesi prima della scadenza, poi votata dalla maggioranza è arrivata dal sindaco di Baceno Stefano Costa: “Non ho mandato dal mio sindaco di votare questa soluzione e quindi voterò contro - ha detto Gentili rivolto a Pizzi – ha indetto in giugno un tavolo con un indirizzo ben preciso, lei l'ha utilizzato per altri scopi”. In apertura vi sono stati i saluti e i ringraziamenti all'assemblea per averlo votato da parte del nuovo presidente del Ciss Carlo Pavesi. Il presidente al termine ha annunciato che a gennaio vi sarà un tavolo tecnico nel quale si parlerà delle questioni legate ai compiti del Ciss e della gestione dei migranti. Durante la serata sono arrivate accuse ai giornalisti da parte dell'assessore di Varzo Mauro Tiboni: “Siamo riusciti a ritrovare margini di dialogo. Invito i giornalisti a smetterla di usa le questioni del Ciss per fare i titoli sono stufo di leggere di vinti e vincitori”. A questo proposito è bene ricordare che la Stampa non può essere soggetta a censura , la libertà è necessaria non per il tornaconto dei giornalisti. E' necessaria come la parola ai cittadini per poter lamentare arbitri, spoliazioni, misure politiche deplorevoli, violazioni della libertà di culto.

Mary Borri