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marmo presepe

DOMODOSSOLA- 25-12-2016- Peter (nome di fantasia) viene dal Camerun.

È arrivato in Italia a maggio: dalla Calabria è risalito fino a Domodossola. Non ha ancora visto il nostro Natale, ma ci descrive quello del suo Paese, dicendo che è molto simile. Lui è cristiano, come buona parte dei migranti ospitati in città, ma ha frequentato poco le chiese qui In Italia: “Prima ho voluto capire come sono le regole - dice - se posso andare in chiesa senza problemi.” Peter abitava nel centro di Douala, una metropoli, capitale economica del Camerun. Lì le due religioni più diffuse sono il Cristianesimo e l’Islam, con prevalenza del primo. Le religioni tradizionali, animiste, sono più diffuse nelle campagne. “Per fare il chierichetto - racconta - ho frequentato il corso di preparazione per quasi 5 mesi”. Come sono le feste natalizie in Camerun? “Da noi - spiega la Veglia di preghiera con la Messa di Natale dura tutta la notte e in quell’occasione si battezzano i bambini. La liturgia comprende anche danze, ma non ci sono costumi particolari; ci si veste normalmente, ma senza abiti corti o sbracciati. Alle due mangiamo pane e burro e beviamo il the; la veglia finisce solo la mattina successiva. Anche da noi si fanno i regali, c’è il pranzo natalizio ma non esistono ricette speciali per la festa. La notte fra il 22 e il 23 dicembre camminiamo per quasi due chilometri con la Croce, dalla periferia della città fino alla Cattedrale, che sta in centro; così ci prepariamo al Natale, che in Camerun si festeggia per 8 giorni. Anche da noi le scuole fanno vacanza in questo periodo e le feste natalizie si concludono con l’Epifania, il 6 gennaio. Molti fanno l’albero di Natale, mentre non è diffusa l’usanza del Presepio.” Come si comportano i Musulmani verso i Cristiani in questo periodo? “Non danno nessun problema nel quartiere dove vivevo io - risponde - Non so com’è in altre zone della città. In alcune aree del Paese invece operano gli estremisti islamici. Da noi, se hai un amico o un collega musulmano, ti invita a partecipare con lui alle feste del Ramadan e tu lo inviti per Natale.” Peter non sa ancora come si festeggerà il 25 dicembre nella struttura in cui è ospitato; dice che andrà a Messa alla Cappuccina e che non invierà messaggi di auguri a casa sua. Non è in contatto con i suoi familiari. Preferisce non dire neppure il motivo che lo ha spinto a venire in Italia.

Mauro Zuccari