1

autovelox divelto villa

VILLADOSSOLA- 26-12-2016- Dopo le discussioni dei giorni scorsi, con prese

di posizione anche da parte del comando della polizia cittadina dell'Unione Valli Ossola, in questo articolo cerchiamo di dare nuove informazioni e di  fare ulteriore chiarezza sulla validità e sulle modalità di sanzionamento dei veicoli sulle strade ossolane. La Corte di Cassazione, con recentissima sentenza num. 26441 del 20/12/2016, ha stabilito che i verbali comminati dai velox “in modalità automatica” (cioè senza pattuglie che fermino i veicoli), devono riportare gli estremi del decreto prefettizio che ne abbia autorizzato la collocazione su quello specifico tratto di strada, a pena di annullabilità dei verbali stessi.

Ora, questa sentenza come si va a rapportare con i famosi velobox installati ultimamente su molte strade urbane in Ossola?

Beh, a questo proposito è sempre la Cassazione (sentenza num. 12231 del mese di giugno 2016) a chiarire che l'individuazione prefettizia delle strade in cui è consentito collocare i velox “in modalità automatica”, non può mai prescindere dalla tipologia di strada: si possono installare velox “in modalità automatica” solo sulle “autostrade”, strade “extraurbane” e su quelle “urbane di scorrimento”. Senza eccezioni. Sulle altre tipologie di strade è obbligatoria la contestazione immediata delle violazioni. Innanzitutto precisiamo subito che le strade urbane ossolane non sono classificabili tra quelle “di scorrimento”, essendo queste definite dall'art. 2 del codice come quelle strade con almeno due corsie per senso di marcia, cioè a quattro corsie totali...

Possiamo perciò dire che i velobox, collocati su queste strade urbane che non sono “di scorrimento”, siano illegali? Assolutamente no. In linea con le indicazioni fornite dalla Prefettura, rileviamo semplicemente che sulle nostre strade urbane è necessaria la presenza di pattuglie che fermino gli eventuali trasgressori e contestino le violazioni nell'immediatezza, in ossequio alle citate disposizioni della Cassazione.

In conclusione, se fossero confermate queste deduzioni, auspichiamo che vengano recepiti i principi stabiliti nelle sentenze della Cassazione sopra richiamate e che, di conseguenza, i relativi controlli saranno organizzati con la presenza di agenti di polizia, necessaria non solo a presidio degli apparecchi ma obbligatoria anche per la contestazione immediata dei verbali, ai sensi delle regole generali del codice della strada che, come abbiamo visto, non consentono eccezioni per le nostre strade urbane...

In caso contrario temiamo il concreto rischio di assistere all'annullamento degli sforzi profusi dai Comuni che si sono dotati dei velobox contro i pirati della velocità.

R.O.