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VILLADOSSOLA – 29-12-2016- Il 1 gennaio la parrocchia di Villadossola

celebra una messa unendosi in preghiera per la Pace nel mondo. L’appuntamento è alle 17 nella chiesa della Noga. Quest’anno porterà la sua testimonianza la famiglia Tripodina, della parrocchia della Bicocca a Novara, che ha aderito al progetto “ProTetto: un rifugiato a casa mia”, lanciato dalla Caritas italiana e a cui ha aderito anche la Caritas di Novara. Bernd, Silvia, Pennisi Viviana, Irene, Sofia, Viola hanno accolto in casa loro Yahaya che è divenuto parte della loro famiglia.  La Caritas promuove il progetto “Protetto. Rifugiato a casa mia per l’accoglienza in famiglia degli immigrati richiedenti asilo e protetti internazionali presenti sul territorio che hanno già avviato un percorso di inserimento sociale. Le accoglienze, di una durata compresa tra i 6 e i 9 mesi, sono possibili grazie alla disponibilità delle famiglie, il cuore del progetto è l’ospitalità non solo come l’offerta di un tetto e di pasti, ma soprattutto come un’occasione di condivisione autentica. “Tale esperienza, portata avanti nella totale gratuità – spiega una nota della Caritas - permetterà alle persone ospitate e ai nuclei familiari accoglienti di sperimentare un cammino di incontro tra culture. Don Francesco Soddu, direttore della Caritas Italiana, ribadisce che “Rifugiato a casa mia non vuole, però, in alcun modo costituire un ulteriore sistema nazionale di accoglienza, che già esiste e nel quale stiamo operando, ma essere complementare soprattutto rispetto all’integrazione che appare ancora l’aspetto più debole”. E continua: “Oggi la Chiesa - da sempre diffusamente impegnata con azioni di prossimità verso tutte le vecchie e nuove forme di povertà, fragilità e di bisogno - vuole con questo progetto rafforzare il suo impegno accanto ai profughi attraverso la testimonianza viva delle parrocchie, delle famiglie e degli istituti religiosi che hanno deciso di aprire le porte ai più sfortunati per avviare insieme non solo un percorso di accoglienza, ma soprattutto un cammino di incontro tra culture”. Per i beneficiari sono state messe a disposizione delle risorse economiche da parte della Cei e della Acli che serviranno per sostenere un kit per attività formative, culturali, professionalizzanti”.

Mary Borri