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DOMODOSSOLA- 30-12-2016- Servizi assicurati dal Ciss anche per i tre comuni,

Macugnaga, Ornavasso e Premosello, che al momento non hanno aderito alla convenzione di proroga del Consorzio, con la condizione però che non versando la quota di adesione pagheranno il servizio pieno. Lo ha stabilito questa sera la maggioranza dei sindaci e rappresentanti dei comuni aderenti al Ciss. Prima della fine dell'anno riunione questa sera del Ciss per fare il punto della situazione delle adesioni alla convenzione di proroga del Consorzio intercomunale dei servizi sociali che scade appunto il 31 dicembre. A fornire i dati sono stati il presidente del consorzio Carlo Pavesi, il presidente dell'assemblea Lucio Pizzi ed il direttore Mauro Ferrari. Non sono mancate polemiche da parte di alcuni sindaci, in particolare del sindaco di Premia Fausto Braito, e richieste di chiarimenti dal sindaco di Pallanzeno Gian Paolo Blardone e da quello di Borgomezzavalle Alberto Preioni. Blardone ha chiesto al presidente siccome i tre Comuni che non hanno ancora aderito sono coloro che avevano dichiarato alla stampa di voler uscire dal Ciss, se nella lettera veniva fatto riferimento all'intenzione di uscire dal Ciss: “I tre comuni – ha spiegato il presidente Carlo Pavesi - hanno comunicato di procedere alla convocazione del consiglio comunale, per discutere l'adesione o meno, nel mese di gennaio e hanno chiesto nel frattempo di non interrompere i servizi che eroghiamo sul loro territorio. I Comuni di Antrona, Bognanco, Craveggia, Druogno, Formazza, Santa Maria, Trasquera invece ancora non hanno comunicato la loro adesione”. Tra coloro che hanno confermato l'adesione ci sono dei distinguo ad esempio Vogogna, ha confermato l'adesione al Ciss ma boccia l'articolo con cui lo si terrà in vita per due anni. L'assemblea ha deciso inoltre di aprire un'istruttoria per avere chiarimenti sulla volontà dei comuni che non hanno fatto pervenire l'adesione di continuare o meno a far parte del consorzio: “E' necessario fare uno sforzo – ha detto il presidente dell'assemblea Lucio Pizzi – per evitare inasprimenti e mantenere il dialogo. L'obiettivo e quello di garantire la prosecuzione del Ciss, io avrei preferito una proroga di tre anni. L'unificazione deve essere certificata da dati seri. Dopo le feste convocheremo un tavolo tecnico per iniziare un percorso di approfondimento”.

Mary Borri