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mendicante

ARONA- 03-01-2017- Anno nuovo, accattoni nuovi. Ed iniziano le proteste.

Dai mendicanti di alcuni anni fa, in maggioranza magrebini, si è passati a presenze costanti. Nei giorni scorsi alcuni extracomunitari non erano presenti solo davanti ai supermercati, ma stazionavano nei pressi dei parcheggi a pagamento in cerca di un aiuto. Sui social network locali si è scatenato il dibattito, nel silenzio dell’amministrazione comunale. Ragazzi del centro Africa sono piazzati davanti agli ingressi dei negozi in centro. Si tratta di giovani di 25-30 anni, da poco giunti in città, che stanno in piedi e chiedono l’elemosina con un cappello in mano. Poi però ci sono gli “accattoni” storici. Come un gruppo di zingari che si divide il territorio, davanti all’ospedale e davanti alla vicina chiesa durante le funzioni giornaliera, di fronte all’ingresso della posta, vicino alla chiesa di S. Anna sul Corso. Per taluni presenze fastidiose che pranzano regolarmente alla mensa dei poveri in via Cantoni. A loro si aggiungono tre figure oramai storiche dell’accattonaggio cittadino. Un italiano, un ex guardia giurata, che da anni ha perso il lavoro. Staziona sempre nello stesso punto e ora con un cartello chiede un “avvocato esperto che per cinque minuti si prenda a cuore la sua causa” (vorrebbe rientrare in Sud Africa, ma gli mancherebbero i soldi del viaggio). A metà corso c’è Gunther, un clochard tedesco con cane, che una volta “risiedeva” nell’ex Cit Bar. Viene quasi ogni giorno ad Arona. Dice :”Abito a Omegna, ma qui la gente è più generosa e c’è più movimento.” Il più “longevo” è un uomo di origine rumena che staziona da anni sul lungolago Marconi. Anche il giorno di Natale e a Capodanno. “Sono povero e malato” recita il cartello, ma per alcuni è solo un millantatore. Cosi’ Piero Guazzoni: “Un giorno ho visto un ragazzo che gli ha regalato un panino. Lui l’ha buttato con sdegno dicendo che vuole solo soldi. E c’è una donna che tutti i giorni viene a prenderlo con la Mercedes”. Poi, oltre alle figure saltuarie di accattoni che suonano vari strumenti (in questi giorni si sono rivisti pure gli zampognari), da circa un mese c’è anche un giovane di Milano con un cane: anche lui chiede l’elemosina vicino ad un bar. A Varese, Busto Arsizio e in altri centri sono scattate le ordinanze anti accattonaggio. Ad Arona, città leghista, no. E in molti si lamentano dell’inerzia dei vigili urbani. Il sindaco Alberto Gusmeroli è di poche parole e su facebook non ha ancora preso posizione neppure sulle sue pagine: “I vigili sono all’opera per dissuadere chi chiede soldi ai parcheggi e l’assessore Matteo Polo Friz ha allo studio alcune soluzioni. Tutti queste persone sono state contattate dai servizi sociali.”

Maurizio Robberto