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VERBANIA – 13-01-2017 – “Se c’è un partito che dice le stesse cose a Roma,

a Torino e a Verbania è il Pd”. Inizia così l’intervento con cui Enrico Borghi, parlamentare e sindaco di Vogogna, risponde alle accuse lanciategli nei giorni scorsi dal Movimento 5 stelle e da forze politiche del centrodestra sul “caso” del progetto Interconnector, il maxielettrodotto di collegamento tra Italia e Svizzera deliberato con una legge nazionale nel 2009 e che in questi mesi sta passando alla fase autorizzativa: “Mi si accusa di aver fatto accordi o trattato sottobanco – replica Borghi in una conferenza stampa congiunta tenutasi oggi con il reggente provinciale del Pd Rosa Rita Varallo e con il presidente della Provincia Stefano Costa – nulla di più falso. Ho solo sottoscritto il verbale di una riunione in cui s’è iniziato a discutere con Terna dei progetti”.

Interconnector è, soprattutto in Ossola, tema di grande rilevanza politica. In una terra fortemente sfruttata a inizio ‘900 per l’energia idroelettrica (dighe in montagna e elettrodotti), i ritorni moderni sono pressoché nulli: è finita l’era delle assunzioni di massa all’Enel e i canoni idrici li incassa e li trattiene a Torino la Regione. Ecco perché il partito dei contrari, anche per ragioni ambientali e paesaggistiche, è abbastanza vario. “Interconnerctor però fu voluto con una legge del governo Berlusconi e, quindi, chi è di centrodestra e è stato anche assessore in Provincia (Lucio Pizzi, oggi sindaco di Domodossola, ndr) non può essere contrario o, se lo è, deve rimangiarsi tutto – attacca Borghi –. Né credo ragionevole la posizione dei 5 Stelle che sono contrari a prescindere e che, così facendo, condannano l’Italia alla dipendenza energetica dai combustibili fossili della Russia. A ogni modo Interconnector c’è e va concertato; ed è ciò che pensiamo di fare come Vogogna”.

Da qui l’appello ai colleghi sindaci “soprattutto della media Ossola” di non salire sull’Aventino: “Se ci si parlasse e ci si incontrasse, magari troveremmo un punto di caduta comune”, aggiunge riferendosi in primis alla scelta della localizzazione della centrale intermedia che, dopo una prima ipotesi tra Villa e Pallanzeno (respinta tra i due comuni), ondeggia tra la stessa e i siti di Vogogna zona industriale, Piedimulera (ex ospedale unico) e Beura Cardezza (DomoDue): Bisogna partire dal concetto per cui l’Ossola, e parlo soprattutto per la Formazza e l’Antigorio, hanno subito un danno dagli elettrodotti – aggiunge Costa – come amministratori dobbiamo cercare di mitigarlo. Interconnector non sarà un nuovo elettrodotto ma sostituirà gli esistenti e, trattando sulle opere compensative, si possono ottenere ricadute positive per tutti”.