TRONTANO-14-01-2017- Erano le 21.45 di venerdì 13 gennaio 2012
quando la nave da crociera Costa Concordia urtò gli scogli davanti all’isola del Giglio. Un impatto fortissimo che causò l’apertura di una falla di circa 70 metri sul lato sinistro dello scafo. La nave si arenò poi a Punta Gabbianara, su uno scalino di roccia che le evitò di precipitare a 100 metri sott’acqua. A bordo della Concordia, salpata da Civitavecchia per Savona, c’erano 4.229 persone 3.216 passeggeri e 1.013 membri dell’equipaggio in 32 persero la vita, 157 i feriti. Tra i superstiti la famiglia Della Piazza di Cosasca Marco con la moglie Alessandra e la figlia Sharon “E ' stata una notte tragica – ricorda Alessandra – abbiamo cercato di cancellare di andare avanti abbiamo continuato a viaggiare”. “Abbiamo metabolizzato quella disavventura – aggiunge Marco - ciò che ci ha segnato di più è quando è scoppiato il panico, abbiamo cercato di aiutare altre persone ad indossare i salvagenti. Siamo riusciti a salire sull'ultima scialuppa davanti a noi avevamo bambini che rischiavano di rimanere schiacciati”. “Siamo tornati all'Isola del Giglio tre anni fa - dice Alessandra - abbiamo incontrato le persone che ci hanno aiutato quella notte è stato commovente, anche loro si sono ricordati di noi. Siamo soddisfatti dei rimborsi. Abbiamo detto è successo, abbiamo perso tutto pazienza, abbiamo portato a casa la pelle. Non pensavamo neanche di ricevere ciò che abbiamo ricevuto.”. “C'è da dire – aggiunge Marco - che Costa ci è stata molto vicina i primi mesi dopo la tragedia, ci telefonavano ci chiedevano come stavamo se avevamo bisogno di supporto psicologico”. L'esperienza non ha fatto loro venir meno alla famiglia la voglia di viaggiare, anche con la stessa compagnia Costa. Sono andati in Norvegia e in particolare Sharon con la Costa ha fatto il giro delle isole Greche ed è andata recentemente ai Caraibi. La famiglia ha dedicato un album al viaggio con Costa Concordia e ha conservato tutti gli articoli ci sono le foto dei giorni prima della tragedia quando felici posavano per alcuni scatti fotografici sulla nave. Poi gli occhi di Alessandra si posano sulla foto che hanno fatto alcuni giorni prima del naufragio che ricorda l'immagine simbolo del film Titanic Marco stringe Alessandra in vita mentre lei allarga le braccia pronta a spiccare il volo, gli occhi diventano lucidi e con un fil di voce dice “Ci è andata bene”.
Mary Borri