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VERBANIA – 16.01.2017 – Assolto perché

il fatto non sussiste. Così il giudice Rosa Maria Fornelli del tribunale di Verbania ha deciso nel processo in cui era imputato l’odontotecnico Sergio Morelli. A denunciarlo per il reato di appropriazione indebita era stata una cliente, un’insegnante di Verbania che con lui s’era accordato per la realizzazione di alcune protesi dentarie. A fronte di un valore complessivo di 10.000 euro circa, le parti avevano raggiunto un’intesa sulla metà del valore, 5.000 euro. La signora aveva pagato in acconto 2.000 euro e si vide chiedere il saldo dei restanti 3.000 prima che iniziasse il lavoro, alla vigilia della prima seduta in cui si sarebbero dovuto prendere le impronte. Fu a quel punto che il dissidio ebbe una svolta legale, con la cliente che, non ricevendo indietro il denaro, sporse denuncia. Per il tribunale, nonostante la richiesta di condanna a 1 anno e 500 euro di multa chiesta dal pm Anna Maria Rossi, il reato non sussiste. La parte offesa, costituita parte civile con l’avvocato Loredana Brizio, aveva chiesto la restituzione dei 2.000 euro e un risarcimento di altri 3.000