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gdf gen 17
VERBANIA – 17.01.2017 – Le pulizie erano

con il “trucco”, soprattutto negli appalti pubblici. E quel trucco era: non dichiarare i redditi e non pagare le tasse. Sono queste le contestazioni rilevate dalla Compagnia di Verbania della Guardia di finanza nei confronti di due imprese di pulizie di Verbania, ritenute responsabili di non aver denunciato 6,35 milioni di euro di redditi omettendo di versare 756.424 euro di Iva. I titolari di queste due srl fatturavano regolarmente ai clienti ma, al momento di dichiarare i redditi e pagare le tasse, mettevano in liquidazione le società, trasferivano beni, proprietà, personale e contratti a nuove realtà che andavano avanti come se nulla fosse. Questo meccanismo di evasione per questo importo è stato contestato tra il 2012 e il 2016, con due avvicendamenti di società, la cui sede poi era stata trasferita in Sardegna, nel 2013 e nel 2015. Nel corso dell’accertamento è stato scoperto che nel patrimonio delle società, sempre riconducibili alle stesse persone, c’erano anche una Porsche, numerose autovetture e due beni immobili situati nel comune di Arzachena, in Sardegna. L’evasione fiscale e il mancato pagamento delle tasse rendevano le imprese di pulizia molto concorrenziali sul mercato, permettendo anche loro di partecipare a gare d’appalto con enti pubblici e di vincerle con i ribassi.