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protesta profughi arizzano 16
ARIZZANO – 17.01.2017 – Ancora tensioni

al centro profughi di Arizzano. Nella casa ex istituto Maria Consolatrice ieri è dovuta intervenite la polizia per porre fine alle violente intemperanze di un giovane richiedente asilo della Guinea. Questi in giornata era stato raggiunto dal verdetto della Corte d’Appello di Torino che gli negava in via definitiva lo status di rifugiato, anticamera dell’obbligo di lasciare la struttura. Ha così iniziato a gridare e inveire e, brandendo una spranga di metallo, ha minacciato gli operatori della cooperativa che gestisce la casa, oltre a danneggiare una porta e la cellula fotoelettrica del cancello di ingresso. Un dipendente della cooperativa ha telefonato al 113. Gli operatori della squadra Volanti della questura, intervenuti sul posto, l’hanno ricondotto alla calma e l’hanno denunciato a piede libero per minaccia aggravata e danneggiamento.

L'intervento di ieri è l'ultimo di una serie di fatti di cronaca che, nella struttura di Arizzano, sono andati intensificandosi con la conclusione - spesso negativa - degli iter burocratici per l'accertamento dello status di rifugiati. Dall'estate 2015 e le tensioni per la richiesta di avere un frigorifero alla sommossa di novembre 2016 (nella foto un momento di quella convulsa giornata) che vide arrestati 4 richiedenti asilo e feriti 7 operatori delle forze dell'ordine gli episodi sono stati numerosi.