VERBANIA – 19.01.2017 – Le somme evase
sfioravano i 4 milioni e, pur “vecchie” di quasi dieci anni, l’hanno portato a una condanna. Un anno e tre mesi, con la sospensione della pena, è quanto il tribunale di Verbania ha stabilito nei confronti dell’immobiliarista lombardo Michele Liccione. Per la Procura era responsabile di aver presentato dichiarazioni fiscali infedeli negli anni 2007 (2,5 milioni nascosti al fisco) e 2008 (1,5 milioni circa). Così ha stabilito, con una pena superiore all’anno chiesto dal pm Maria Portalupi, anche il giudice Luigi Montefusco, che s’è espresso però solo sull’anno fiscale 2008, dal momento che il 2007 è caduto in prescrizione; e che ha fissato come pena accessoria l’interdizione da cariche societarie per sei mesi.
Liccione, originario della Lombardia, aveva già negli anni passati forti interessi immobiliari sul Verbano. Il suo nome emerse in un’altra inchiesta, quella per usura ai danni di un albergatore del Lago Maggiore, da cui poi scaturì il filone dell’operazione “Monte Moro”, chiusa con l’assoluzione per prescrizione dell’accusa di corruzione dell’ex sindaco di Macugnaga Tiziano Iacchini e di tre professionisti. Per l’usura Liccione, condannato in primo grado, ha visto dichiarata l’assoluzione in secondo. Il procedimento per evasione nasce come costola di quell’attività di indagine quando, scavando nelle proprietà dell’immobiliarista, gli inquirenti scovarono decine e decine di conti correnti personali (e della moglie) o riconducibili a sue società sui quali erano transitate somme non dichiarate al fisco.
VERBANIA – 19.01.2017 – Ci sono voluti due anni e mezzo ma l’isola ecologica è tornata (tornerà) a funzionare. Nell’agosto del 2014, nei primi mesi di mandato, la giunta Marchionini decise di risolvere alla radice il problema degli odori molesti che si sprigionavano dai contenitori interrati dei rifiuti collocato in largo Tonolli a Pallanza (un vecchio progetto dell’Amministrazione Zanotti concretizzato sotto quella Zacchera finanziato dalla Regione), rimuovendo i contenitori e ripristinando l’aiuola. A un primo intervento provvisorio ne seguì un altro definitivo per la rimozione anche dei manufatti interrati in cemento. Nella primavera del 2015 fu annunciato, insieme alla riduzione della tassa rifiuti, che i contenitori sarebbero stati ricollocati – un obbligo, dal momento che c’era un vincolo legato ai contributi regionali – nella sede di ConSerVco per essere utilizzati dai proprietari di seconde case, da quegli utenti cioè che non possono osservare il calendario settimanale del conferimento. Nei mesi scorsi i contenitori sono stati posati ma c’è stata una fase di impasse per definire le modalità di accesso e l’avvio del servizio. oggi l’Amministrazione verbanese ha annunciato che dal 1° febbraio la nuova isola ecologica sarà attiva. L’accesso avviene con una scheda dei rifiuti dotata di microchip che è stata spedita, insieme a una lettera che illustra la novità, a chi possiede immobili in città ma non vi risiede.